L’esultanza di Paloschi dopo il gol – FOTO GALETTO / IL NAZIONALE
22 DICEMBRE – Il Chievo vince il derby e si regala (e regala ai suoi tifosi) un Natale davvero dolcissimo. Già perchè stracittadina con l’Hellas a parte – e si sa, in ogni caso, quanto contino queste partite sul morale, di squadra e soprattutto tifosi – la truppa di Maran fa un bel salto in classifica, con tre punti in saccoccia a dir poco fondamentali: raggiunta quota 16, a -1 dai “cugini” e soprattutto a +4 sul Cagliari, che in questo momento occupa la terzultima posizione, il Chievo può guardare al futuro con moderato ottimismo.
Rolando Maran – FOTO GALETTO / IL NAZIONALE
La strada per la salvezza è ancora lunghissima, si sa, ma chi due mesi fa, all’arrivo sulla panchina del “Ceo” di Rolly Maran, avrebbe davvero scommesso che a Natale si sarebbe arrivati con questa situazione? Di certo il merito va proprio in gran parte al tecnico trentino che ha saputo rimodellare la squadra non solo nei moduli, ma soprattutto nella testa. E lo si è visto molto bene proprio nel derby, dove il Chievo è stato presente nel match fino alla fine, mentre la squadra di Mandorlini si è andata pian piano spegnendo, senza riuscire ad imprimere alla gara quel ritmo e quella determinazione che invece non ha mai difettato all’undici pandorato. E se questo sarà lo spirito che Radovanovic e compagni riusciranno a mettere sempre in campo, sarà davvero possibile fare punti con tutti. La difesa, anche se non ancora impenetrabile, è diventata molto meno perforabile rispetto all’inizio del torneo e risulta una delle migliori di serie A delle ultime dieci partite, mentre in attacco, a furia di tentativi, qualche golletto riesce sempre ad arrivare, grazie alla ritrovata vena di Paloschi (giunto a quota 4 reti) e alla buona assistenza del fido scudiero Meggiorini. Con un atteggiamento così è possibile giocarsela con le prossime avversarie Torino, Atalanta (in trasferta) e Fiorentina senz’altro alla pari e riuscire magari a rimpinguare ulteriormente il bottino in vista del giro di boa. E’ realistico (ma facciamo comunque gli scongiuri) a questo punto sperare di arrivare al girone di ritorno con 19 o 20 punti in classifica, il che risulterebbe in perfetta media per poter arrivare a 40 punti, comunemente indicata come la quota salvezza a fine campionato.
La squadra saluta i tifosi – FOTO GALETTO / IL NAZIONALE
Che altro dire? Forse è importante sottolineare come ancora una volta la società abbia avuto ragione. Il cambio in panchina ha portato davvero una svolta nella mentalità e un Chievo così propositivo non lo si vedeva dalla stagione 2009-2010, quella che vedeva allenatore un tale che porta il nome di Stefano Pioli, oggi brillante condottiero di una squadra importante come la Lazio, mica “pizza e fichi”. Insomma, chi va allo stadio ad assistere alle partite del Chievo non esce certo scontento dalle prestazioni della squadra, che, comunque vada la partita, ci “prova” sempre e comunque. E cosa può voler di più un tifoso del Chievo?
La Curva Nord del Chievo – FOTO GALETTO / IL NAZIONALE
Ernesto Kieffer
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