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Pan de nus, cib de spus

Creato il 08 dicembre 2012 da Willowshine
Pan de nus, cib de spus
A quanto pare la zona Porta Venezia - Corso Buenos Aires e vie annesse (in particolare F. Casati dove c'è Pavè e A. Tadino dove dimora il posto del quale vi sto per parlare) sembra diventata un ricettacolo di splendidi posti nei quali tornare e nei quali mangiare.
Oggi, infatti, complice la segnalazione casuale di un'amica (grazie Irene), ho avuto il piacere di conoscere Pandenus, una panetteria in cui è possibile fare praticamente tutto: dalla colazione all'aperitivo serale passando per il pranzo, il brunch e la merenda.
Detto così suona un'arlecchinata spaventosa, ma non c'è niente che non sia fuori posto - all'apparenza - da Pandenus. Nemmeno l'arredamento, tutto sui toni del legno scuro naturale e dei divanetti laccati di rosso.
Un posto buono, che odora di buono e in cui viene esaltato l'alimento per eccellenza: il pane.
Pane di noci, cibo di sposi, e quindi Pandenus che già il nome meneghino me lo fa ben apprezzare.
Noi ci siamo state per il brunch, ottimo e abbondante: quattro menù a 17€ l'uno.
Il mio comprendeva: selezione di assaggi Pandenus (come tutti e 4 i menù e che vedete in foto e che a malincuore abbiamo avanzato), fette biscottate con burro e marmellata (come tutti e 4 i menù, ottima la marmellata), uova alla benedectine, due fette di pane ai cereali tostate, patate alla griglia (tipo roestli, per chi conosce il genere), yogurt (ammazza chebbono), macedonia (le fragole a Dicembre sono un pò uno scivolone ma glielo perdoniamo), pancakes, succo d'arancia e tè/caffè (a scelta, espresso o americano. Con tutto ciò che ho mangiato il caffè americano è stata una manna divina!).
Unica nota stonata era la ressa: noi siamo arrivate verso le 12:15 e abbiamo trovato al pelo un tavolo (non si può prenotare) e il locale, poco dopo si è riempito di avventori che compravano il pane o che semplicemente si fermavano per un caffè. La musica è ottima, e anche il volume giusto.
Il servizio non è proprio simpaticissimo e cortese, ma glielo perdoniamo dato il via-vai di gente che doveva gestire.

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