Dopo sei anni Panariello torna in tv. Un ritorno in prima serata su Canale5, ma senza grande clamore. Mediaset non è la Rai.
Doveva pensarci Panariello, doveva saperlo che i ritorni in grande stile si possono fare solo su Raiuno!
Se persino Berlusconi, con tre tv, per parlare con gli italiani punta sempre su Raiuno dal fido Vespa...
Ma a parte questo, anche Canale5 non è male se sai giocare le tue carte.
Le carte vincenti di Panariello sono i suoi personaggi. Lì si vede che ci mette cuore e impegno. Per il resto...
Ricordavo divertentissimi e a tratti poetici monologhi di "Torno Sabato", ma quelli di "Panariello non esiste" sono stati una delusione incredibile!
Un esempio:
Panariello che tenta di arruffianarsi Berlusconi, che lo prega di tornare perché i comici e Santoro senza di lui non sanno più cosa dire... ma quanto è scontata questa battutta?!
L'hanno detta praticamente tutti.
Passi per Crozza e Cornacchione, che fanno satira politica, ma un'affermazione simile già detta da Luca e Paolo al Festival di SanRemo non aveva senso, da Panariello poi, che non ha mai fatto satira in vita sua ed è meglio che se ne tiene alla larga, era di una banalità deprimente.
I monologhi urlavano ignoranza. Mi sembrava di essere tornata indietro nel tempo. Alcune cose sono cambiate, o almeno abbiamo voglia di cambiarle. Panariello deve rimettersi al passo con i tempi.
Inoltre, ritmo più serrato, e cerchiamo una spalla comica valida. Nina Zilli, il maestro d'orchestra o la ballerina francese non sono d'aiuto.