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Panda Update 4.1 : evitiamo le penalizzazioni

Da Melchiorreschifano @teutra

Google Panda Update 4.1: segreti e stratagemmi per non farsi penalizzare dall’algoritmo di ricerca

Introdotto nel marzo 2011 l’aggiornamento dell’algoritmo di ricerca di Google Panda è stato a fine settembre nuovamente rivisto. Al momento dell’introduzione Panda vide la luce per contrastare il fenomeno delle Content Farm, aggregatori di notizie e contenuti a 360° messi in piedi grazie alla pubblicazione di contenuti duplicati, con il solo scopo di attirare maggior traffico possibile, e di conseguenza pubblicità.

google+-logo
Panda Update 4.1 è la ventisettesima uscita dell’algoritmo di Google. Il colosso di Mountain View lo ha annunciato tramite un post su Google+ lo scorso 24 settembre, dicendo che il ‘roll-out’, la fase di transizione da un algoritmo all’altro, sarebbe stata lenta arrivando a durare almeno una settimana. Nel frattempo qualcosa comincia già a cambiare (secondo Google dal 3% al 5% del totale delle ricerche) e gli analisti stanno già constatando fluttuazioni e modifiche nel ranking.

Vediamo così di scoprire cosa c’è di nuovo e quali saranno le conseguenze per gli addetti SEO e le imprese presenti online. Nelle intenzioni di Google come al solito c’è l’idea di rendere il suo motore di ricerca (di cui l’algoritmo è il core, il cuore) ancora più preciso. L’obbiettivo a cui tendere è poi quello di far emergere sempre più i siti di alta qualità per poterli vedere e classificare meglio. 
Ma se da una parte emergono nuove possibilità per alcuni attori medio-piccoli del web, dall’altra Panda Update 4.1 porta con sé anche nuove penalizzazioni. Nuovi siti che in precedenza non erano stati colpiti da Panda potrebbero subire un improvviso calo di traffico. Vediamo di scoprire perché.

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Panda lavora proprio al punto di intersezione fra una miriade di funzioni, perciò nello scoprire come funziona dobbiamo essere profondamente consapevoli che bisogna considerarle tutte quante, senza escluderne nemmeno una. In altre parole possiamo dire che se non facciamo bene su tutta la linea, siamo in qualche modo a rischio penalizzazione. 
Anzitutto partiamo dalle certezze, che fino ad oggi si chiamano contenuti originali. La ricerca organica deve il suo successo proprio a questo tipo di contenuti che sono diametralmente opposti al copia&incolla. Il contenuto fresco e assolutamente non copiato paga, ma anche il modo in cui i siti sono progettati e la qualità della scrittura. Infatti il web del 2014 è attraversato da una miriadi di flussi di informazioni facilmente disponibili e Google vuole fornire solo i migliori risultati per le sue ricerche.

Passiamo poi ad un altro argomento spinoso e centrale anche in Panda Update 4.1 : le tecniche di link building. Quali sono le tecniche di link building che ancora valgono e fanno aumentare di valore il nostro sito?

A livello di article marketing resistono ancora le Article Directory, ma bisogna agire con cognizione di causa. Non vi limitate ad utilizzare un solo metodo per portare link di ritorno. Guardate con interesse anche al guest posting. Sicuramente il guest posting apre scenari più importanti e da sfruttare. Dunque, quando andate a convincere qualcuno a scrivere un pezzo in cui si parla (o si linka) al vostro sito, puntate su contenuti di alta qualità e collegamenti rilevanti.

Per farlo dovrete conoscere direttamente altri blogger, intessere relazioni, a costruire un rapporto personale con loro.

Quando si parla poi di link building bisogna per forza di cosa tenere in considerazione fattori come PR, DA PA, di cui vi abbiamo parlato qualche settimana fa.

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Quando parliamo di contenuti dobbiamo anche prendere in considerazione una lunghezza standard sotto cui non scendere. Quando su una pagina o un articolo di news ci sono almeno 2.000 caratteri allora potremo avere un buon mix di parole chiave diversificate. Aumentare la densità di parole chiave e includere parole chiave semanticamente latenti migliora il flusso di trafico verso il vostro sito.
In fin dei conti il nuovo algoritmo di Google, Panda 4.1, è qui per spingervi a pensare fuori dagli schemi e provare dinamiche di creazione, pubblicazione, condivisione, diffusione che i vostri concorrenti non stanno facendo.

Attenzione poi che l’algoritmo non è soltanto proiettato al futuro, ma agisce anche in maniera retroattiva. La cosa migliore da fare reimpostando le proprie politiche di web management è una verifica dei contenuti a partire proprio da quelli più vecchi. Eliminate i duplicati e i contenuti “thin”, quelli sottili e scarni, che Panda giudica come poco adatti. 


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