Mi dicono dalla regia, punto al culo e volo via, che il momento è propizio per venti da sud-sud ovest. Io rilancio e punto in alto, molto in alto. Tanto in alto che la Libia mi sembra Trinidad e che il mediaworld di viale Umbria mi sembra il Taj Mahal. Cose strane, anzi stranissime. Si, facciamola subito questa guerra, santa, bella, incensata e con quel profumo di Giansenismo che non tutti conoscono. Che cazzo è il giansenismo, Petrelli? Un balsamo alle ortiche e rape, nevvero? Mi stupisco in primis di come sia possibile fare del sesso con animali splendidi come le galline, amabili, certo, però solo in modo platonico. Seconda cosa, e abbandono il latino di cui non sono un buon vessillifero, non capisco perchè in Farmville ogni Special Delivery contenga delle Api (e non c'entrano fortunatamente nulla nè Prini nè Rutelli) quando io necessito invece vehicle parts. E infine, non capisco come sia possibile che al mondo ci siano davvero cosi tante teste di cazzo. Si nascondono in ogni dove, dietro ai canali di scolo delle case strette, sopra al supporto che nel bowling alza i birilli, fra i pannelli lamellari, fra i Petrelli stagionali, dietro ai bagni Sirena di Porto Fetente, in mezzo alla guerra di gavettoni che attanaglia Manarola (cinque terre) quando il succitato Petrelli ci si ritrova in mezzo. Negli spoiler delle macchine, nei bassi tuba, dentro alle persone integerrime, dentro alle persone squilibrate, dentro a zii e ziee, in val Ganna, in val Brembana e in Val Gina. potrebbe esserci una testa di cazzo anche dentro di te, che sei li a leggere questo stramaledetto intervento su Lettone di Putin, da poco a tre piazze: l'espansione Gheddafi. Ma come detto, questi sono i pensieri di un cretino, che punto al culo vola via.Parole al vento? Parole che sono sempre più inutile, servono fatti, serve scollegare il cervello, servono, ne inizio a essere convinto, sempre più bombe. Le bombe sono ordigni esplosivi, manufatti bellici, il cui scopo è uccidere o distruggere. Conosciamole meglio, noi Italianibravagente che le costruiamo e esportiamo in tutto il mondo. Noi che facciamo delle guerre senza senso in mezzo mondo e poi piangiamo quando muore uno stronzo peninsulare. O isolano, purchè Italiano e bianco caucasico. Siamo in sei miliardi su questa terra, anche se ne morisse uno, o dieci, o centomila non cambierebbe granchè. Dipende solo dai centomila. Se morissero centomila Pakistani del Punjab a nessuno importerebbe granchè. Se ne morissero centomila tra Milano e Napoli il funerale sarebbe l'unica occasione per ricucire quest'italia vende bombe sperando di comprare in cambio la Pace. Ma come detto, questi sono i pensieri di un cretino
Il taj Mahal visto da Rockerduck