Pane e Cultura

di Raffaele Mantegazza

Il Ministro Tremonti risponde a chi gli chiede come mai il Governo faccia così poco per la cultura: “Domani nel panino ci faccio mettere la cultura e me la mangio”. Poi dice che era una battuta, ovviamente, in questo Governo di Gianni e Pinotto. Ma intanto ha strizzato l’occhio a chi crede davvero che la cultura non serva a niente, anzi sia dannosa e quello che conta sono solo i danèe. E ha ragione: un panino con la cultura rappresenterebbe la fine per questa genìa di politicanti che sono nell’incultura possono raccogliere consensi. Le femministe dicevano “non lottiamo solo per il pane, lottiamo anche per le rose”. Ma il Ministro non ama i fronzoli; tutto quello che non si compra e non si vende (e tutti coloro che non hanno un prezzo) fa scattare il suo sarcasmo da piccolo uomo. Io il panino glielo preparerei davvero: due belle fette di senso critico, una spalmata abbondante di informazione libera, un taglio generoso di solidarietà, due foglie verdi di speranza nel futuro, una guarnizione di ironia, il tutto accompagnato da litri, ettolitri, barili di politica a partire di bisogni della gente. E poi vediamo se il ministro e il suo governicchio resistono alle coliche. Buon appetito, signor Ministro!