“Pane raffermo” di Massimiliano Città
Pane raffermo racconta la cosiddetta “strage del pane”. Un episodio di storia siciliana accaduto a Palermo durante il secondo conflitto mondiale. Una Storia composta da storie, minori, misere, quotidiane. Vicende che si incrociano allo scoccare di una data: il 19 ottobre 1944.
Palermo è piegata, dalla disperazione, dall’acqua che manca, dalle derrate sempre più rare da reperire, anche al mercato nero. Palermo è sfregiata, dalle bombe cadute a grappoli, esplose sopra teste ignare, innocenti e inermi. Bombe lanciate a colpire rifugi diventati ben presto sarcofagi di massa. Eppure la vita viene fuori, e s’alza, prova a farlo, durante una guerra.
Tutto sotto gli occhi impotenti di chi è stato chiamato a governare, e tiene al guinzaglio la popolazione, scuotendo il bastone affinché nessuno possa urlare. Tra le maglie del disagio della gente affamata s’insinuano abili traffichini, affaristi, gente senza scrupoli che mira al proprio obiettivo, sia questo il mantenimento del potere o la scalata ad esso. Moti separatisti borbottano e alimentano scioperi e rivoluzioni di quartiere, lungimiranti progetti politici iniziano a disegnare assetti che per anni governeranno realmente l’isola.
E i bambini per le strade tenuti dalle madri, occhi spenti, cuori stanchi, inseguono i passi dei loro uomini che senza lavoro chiedono la dignità di un pezzo di pane a chi dovrebbe loro dare l’opportunità di guadagnarselo.
Chi è l’autore?
Nasco in quel di Cefalù (chè Castelbuono, dove la famiglia risiede, non ha ospedali e le levatrici hanno smesso d’esser tali) in un’afosa giornata di luglio del 1977 e da quel giorno viaggio.
Cresco artisticamente lento e pigro, e lo faccio nel gruppo Kiroy, accolita palermitana di scrittori, pittori e musici. Negli anni che vanno dal 2002 al 2003 mi inducono ad esibirmi con lo stesso gruppo Kiroy in serate folk-blues. Mi ritrovo anche ad organizzare una serie di allestimenti pittorico/musicali.
Nell’inverno del 2003, dopo un grottesco viaggio che rimarrà impresso nella memoria (di cui potete leggere qui una breve cronaca), partecipo al “Sulmona Festival, Memorial Augusto Daolio”, con la band DorianGray. E suonando e cantando accade anche d’ottenere ottimi riscontri e una segnalazione per il testo della canzone “Bambino Umile, Bambino fragile”.
Nel 2004 mi nascondo ufficialmente sotto lo pseudonimo di VagabondoEbbro e pubblico, per la CUT-UP Edizioni di La Spezia, il mio primo racconto lungo “Delirio di un Assassino”, inserito nella raccolta “Lost Highway Motel”.
Alla fine del 2004 entro a far parte come voce solista della blues Band “The freely chip’s band” con la quale giro la Sicilia fino al 2007. Contemporaneamente partecipo nel ruolo di lead vocal al trio acustico “Benzedrina Blues”.
Nell’estate del 2005 scrivo il saggio “Viaggio immaginario di un musico ateniese” che vale la laurea con lode in D.A.M.S., indirizzo musica, presso l’ateneo palermitano. (Da questo momento alterno varie e prolungate fasi di fancazzismo puro, scritture e poche ore di lavoro malpagate).
Nell’inverno dello stesso anno riesco anche a concludere la prima raccolta di racconti “Delirio di un Assassino e altri racconti”.
Nel 2007 in un accesso di furore creativo progetto la realizzazione dell’album scritto qualche anno prima “Ritratti di un Vagabondo Ebbro”, (di cui alcuni pezzi possono essere ascoltati al link Vagabondoebbro oltre alla traccia “Bambino umile bambino fragile” selezionata per la compilation digitale I.M.C Music 2008) e nell’ambito della realizzazione di questo progetto musicale, nell’estate del 2008, ri-fondo la band Dorian con la quale mi esibisco alla 3° Edizione di “Indigena – Gruppi emergenti castelbuonesi” e al “Music Tourfest 2008”.
Nel 2009 una piccola casa editrice salentina pubblica il mio primo romanzo Keep Yourself Alive, edito da Lupoeditore, appunto.
Nel 2012 esce l’ebook della raccolta di racconti “Il funambolo” edito da ePubblica.
Nel 2015 esce l’ebook del romanzo storico “Pane Raffermo” edito da Edizioni il Pavone.
Altri racconti sono stati pubblicati presso diversi siti (Il paradisodegliorchi Landmark motor Hotel, Spifferi – Malicuvata.itYou gotta pay the dues if you wanna sing the blues, Ossa di cristallo,Eleonor e le gardenie, In volo oltre la polvere – Progetto Babele Ho amato fino a morirne – Segnalato dalla giuria in occasione della IIa edizione del concorso letterario Unibook, E di questo nessuno parla, – Opifice.it Un diamante senza luce)