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Panettone: seconda prova pratica

Da Lisbeth @minpeppex
In questo lungo weekend appena trascorso, ho rimesso in cantiere la ricetta del panettone con alcune davvero piccolissime modifiche che avevo in mente: prima fra tutte, volevo cambiare la farina... sempre manitoba ovviamente, ma volevo usare quella della Loconte (di nuovo, non per fare pubblicità: non ho collaborazioni di alcun genere, e quando provo un prodotto lo faccio in tutta libertà, sentendomi anche libera di dire se mi ha soddisfatto o mi ha fatto schifo). Istintivamente, pensavo che la "forza" della manitoba della Loconte fosse più indicata per l'impasto del panettone, che deve avere una performance, in termini di alveolatura e di elasticità, diversa dai soliti lievitati. Per poter verificare se la farina della Loconte rispondesse a tali requisiti, avrei dovuto quanto meno affettare il panettone, e ancora meglio, assaggiarlo. Purtroppo non è stato possibile, perché da una prova che doveva essere, ha finito per diventare regalo, anzi, due regali. Infatti, questa era l'ultima occasione che avrei avuto di consegnarli prima di Natale, e allora... mi sono fatta coraggio, e speriamo che siano venuti bene! A vederli esternamente, si direbbe di sì...
Panettone: seconda prova pratica
Le altre modifiche invece riguardavano il grado di dolcezza: incredibile a dirsi, ma io che di solito diminuisco sempre lo zucchero, stavolta ho sentito il bisogno di aumentarlo!E infine, cuocerli nello stampo della misura giusta.Entrando nel dettaglio, passo a dare la ricetta modificata, e poi lascio parlare le foto ;-)
Panettone: seconda prova praticaBiga
  • 100 g di farina manitoba Loconte
  • 50 g di acqua
  • 4 g di lievito di birra fresco
1° impasto
  • tutta la biga
  • 216 g di farina manitoba (la stessa usata per la biga)
  • 55 g di tuorli
  • 70 g di zucchero
  • 88 g di acqua
  • 84 g di burro (avendo solo burro chiarificato, ne ho usato 50 g)
2° impasto
  • Tutto il 1° impasto
  • 88 g di farina manitoba, la stessa usata fino ad allora
  • 60 g di zucchero
  • 55 g di tuorli
  • 4 g di sale
  • 30 g di miele
  • 33 g di acqua
  • 84 g di burro (di nuovo, ho usato 50 g di quello chiarificato)
  • 35 g di cedro candito
  • 35 g di arancia candita
  • 100 g di uvetta sultanina
  • 1 cucchiaino di essenza di vaniglia
Il procedimento e le tempistiche sono esattamente identici a quelli usati per fare la prima prova, tranne che per la lievitazione finale, che questa volta ha richiesto 6 ore. Anche la glassa mandorlata l'ho preparata allo stesso modo. Cottura sempre 50-55 minuti in forno dapprima ventilato, poi statico.
Panettone: seconda prova praticaPanettone: seconda prova praticaPanettone: seconda prova pratica
Ed eccoli, nelle loro confezioni regalo
Panettone: seconda prova praticaPanettone: seconda prova pratica
Per confezionarli, prima di tutto li ho avvolti completamente in un foglio di carta d'alluminio, quindi li ho chiusi in un sacchetto per alimenti, e infine incartati nella velina bianca. Purtroppo, non contenendo additivi e conservanti, questi panettoni non hanno una scadenza lunga, diciamo pure che andrebbero consumati nell'arco di pochi giorni, perciò raccomanderò alle persone a cui li donerò di non aspettare Natale per mangiarli.
Che dire? Io mi sento soddisfatta, ma naturalmente lo sarei stata molto di più se avessi potuto vedere come sono internamente... mi toccherà fare una terza prova! ;-)

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