Magazine Cucina
Ti accorgi che sei rientrata in Italia quando passato l’Alto Adige inizi a sentire quei concerti di clacson, tipicamente italiani, che ti sono mancati in quelle 5 settimane in cui te ne stavi beatamente in relax totale nella casetta di montagna tra i monti del Tirolo austriaco, dove il massimo che potevi sentire era la campana della chiesa e i campanacci degli armenti al pascolo.
Capisci velocemente che sei rientrata, ahimé, in Italia quando ti fermi all’autogrill per andare alla toilette e ne esci di gran corsa inseguita da una marea di stronzi galleggianti! Come dire l'unione fa la forza (anche e soprattutto degli stronzi)... e pertanto ti tieni la plin plin per i restanti 600 km che ti separano dal bagno di casa chiedendoti per quale recondito motivo il personale non abbia chiamato un idraulico e messo i cartellini di fuori servizio!
Capisci che sei rientrata in Italia quando i parenti iniziano a rompere i coglioni come non mai, facendoti presto scordare quelle 5 settimane di relax… d'altronde bisogna capire anche loro, con la tua mancanza hanno 5 settimane di rotture di coglioni arretrate. Per non parlare della vip che in quelle 5 settimane ti ha affibbiato un nuovo nomignolo: quello di "principessa viziata". Come non sapete cos'è una vip? Vip sta per abbreviazione di vipera e vipera è nome comune di persona riferito ad una certa tipologia di suocere, mica tutte invero… però alcune nuore tapine, come la sottoscritta, hanno avuto la sfiga di incocciare in una vip ma, grazie alla tecnologia antivip, la fortuna di avere un androide che permette di fare la black list dei numeri indesiderati.
Capisci che sei, ahimé, rientrata in italia quando apri la posta arretrata di 5 settimane (non molta invero perché qui al paesello il passaggio del postino è quindicinale!) e ti trovi ben 750 eurini di gas da pagare… no, fatemi capire: a luglio mi fate un accredito di 500E e ad Agosto me ne chiedete 750E??? Beh... nemmeno i signori del gas riescono a spiegare cotanto “acume” nell'invio di queste 2 bollette (una a credito e una a debito) a un mese di distanza l’una dall'altra.
Panino Tirolese, che fantasia!!!! Nome dato semplicemente perché è stato il nostro pranzo "trash" - adoro il trashfood, non me ne vogliano le gastrofighette - in una giornata d’estate lassù tra le nostre montagne tirolesi, preparato con quello che c’era nel frigorifero e… quello che c’era nel frigorifero altro non erano che prodotti del posto a partire dal Semmel, il loro caratteristico pane. Sì certo il peperone forse propriamente tirolese non è... però possiamo dire che è cosmopolita e che io lo amo alla follia! Pertanto posso stare anche al polo nord che i peperoni nella mia dispensa, state sicuri, non mancheranno mai! Garantito al limone!
Panino Tirolese
IngredientiSemmel (ricetta qui)Würstel tipo FrankfurterFormaggio di malga alla birraPeperoni in padella (ricetta qui)
PreparazionePreparate i peperoni seguendo questa succulenta ricetta. Metteteli in un piatto e fateli intiepidire. Bollire i wurstel e tenerli al caldo. Tagliare a fette il formaggio. Aprite il semmel in due e fare abbrustolire ogni fetta in una padella antiaderente con qualche cucchiaiata del sughetto dei peperoni. Mettere la base del semmel sul piatto, disporvi i peperoni, il Würstel tagliato, le fette di formaggio e condire con un cucchiaio di sugo dei peperoni. Richiudere il panino e servitelo con i restanti peperoni. Da bere? Beh un buon Radler servito fresco.