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Paola....pessima mamma...

Da Pessimemamme
Ciao care, ho trovato il vostro blog e... ebbene sì, sono una pessima mamma pure io! Reduce da un cesareo e con una ranocchietta minuscola di 2 kg e 200 gr. subito ostetriche e paeditari dell'ospedale mi hanno detto che non potevo permettermi di aspettare che il latte arrivasse ma che dovevano integrare da subito con l'aggiunta di latte artificiale perchè la piccoletta era troppo piccola e non poteva perdere peso. Comunqe mi insegnano come attaccarla e lei stella mia tira come una pazza tanto che al giorno dopo il parto avevo già le ragadi. Il problema è che già la natura con me è stata particolarmente generosa "regalandomi" una bella quinta naturale che in gravidanza ho raddoppiato (non potete capì!!) e quindi il mio seno era circa il doppio della sua testa e lei faceva super fatica ad attaccarsi e io devo tenere sempre una mano vicina al capezzolo per evitare che si tappasse il naso e diventava veramente complicato trovare una posizione per allattare visto che oltretutto ero immobilizzata a letto con la pancia squarciata a metà.
In tutto questo di montata lattea manco l'ombra... Le infermiere del nido mi suggeriscono di provare a stimolare il seno con il tiralatte così magari inizio a produrne perchè per quanto la piccola si attacchi la doppia pesata dice sempre 0 grammi mangiati! Inizio a tirarmi il latte e magia magia un po' ne esce e per i restanti giorni di ricovero riesco a essere autosufficiente. Appena finita la poppata le davo il biberon e poi mi tiravo il latte per la poppata successiva. Il tutto comportava circa due ore tra cambio pannolino, quasi un'ora attaccata al seno, biberon, nanna, tiralatte. Al che, da subito, prendo la decisione che sta trafila di notte non la faccio, la notte solo biberon e in mezz'ora ce la caviamo... io ho bisogno di dormire e lei pure e ho fatto la scelta più facile ma più adatta a noi.
Per un mese sono andata avanti così, che avevo sempre le poppe al vento perchè comunque lei dal seno mangiava poco o nulla, un'unica volta è riuscita a fare un pasto completo (120 gr) al seno, più spesso in un'ora mangiava poco più di 30 grammi!! Contemporaneamente diminuiva sempre di più la quantità di latte che riuscivo a tirare col tiralatte che comunque è sempre stata poca poca e ho sudato ogni singola goccia. Al che, dopo un mese, ho riposto il tiralatte nella sua confezione e riportato da prenatal dove lo avevo noleggiato... sicuramente la mia nana aveva bisogno di una mamma non esaurita piuttosto che di latte materno inacidito dalla mia frustrazione. Per altri 20 giorni ho continuato ad attaccarla di giorno e a darle l'aggiunta di LA e solo biberon la notte. Ogni volta che era ora di allattare mi saliva il panico, vivevo la cosa come un incubo, ogni volta pregavo che accadesse il miracolo e che il latte iniziasse a sgorgare e ogni volta mi sentivo morire quando la bilancia diceva 30 o 40 grammi. Solo al primo pasto della mattina riusciva a mangiare circa 60 grammi che mi parevano una conquista incredibile e allo stesso tempo erano la fune che mi teneva legata all'allattamento che davvero vivevo come una camicia di forza.
Una mattina mi sono svegliata piangendo, il baby blues a mille, l'ho attaccata e dopo un ora aveva mangiato 20 grammi. Al che la decisione: BASTA LATTE MATERNO! Da un lato sono rinata, dall'altro mi sono sentita sconfitta perché con tutta la testa che mi avevano fatto in gravidanza con l'importanza dell'allattamento materno io avevo perso la sfida e mi ero arresa.
Ovviamente chiunque, e dico davvero chiunque (conosciuti e non) mi incontrasse per strada dopo avermi detto "oh ma che bella bambina, quanto ha?", "la allatti?" e alla mia risposta negativa sgranavano gli occhi e io che mi sentivo in dovere di giustificarmi con un debole "sa, non ho latte" e loro a scuotere la testa in segno di disapprovazione e quasi facevano un passo indietro, caso mai la mia sciagurataggine fosse contagiosa! Ricordo ancora una sera che sono venuti gli zii del mio compagno a trovarci e la zia mi ha fatto la fatidica domanda. Lei viene dall'esperienza di sua figlia che ha allattato fino ad almeno i due anni dei suoi 2 figli (che a me farebbe impressione adesso come adesso attaccare la mia nana di 21 mesi al seno!) e non vi sto a dire la faccia che ha fatto quando le ho detto che no, non avevo latte e pertanto non allattavo "beh' certo che se non sei stata capace, ma con quello che costa però… quanto spendete di latte???" Ma farti i stracavolacci tuoi no??? Ma che alternative ho? Le faccio lo spezzatino con la polenta a due mesi? Le do latte di mucca? No scusa che alternative posso avere oltre al latte artificiale? Davvero non capivo perché tutti tutti tutti dovessero chiedermi se allattavo o meno, io che mai mi sarei posta il problema di chiedere una cosa del genere ad una neo mamma incontrata per strada, e non solo perché credo che siano questioni piuttosto personali e private, ma proprio perché non mi sarebbe mai venuto in mente di chiedere una cosa del genere. Pensavo di averle trovate tutte io e invece vedo che sono in ottima compagnia e che effettivamente la gente non sa farsi gli affaracci propri ma che è morbosamente curiosa su questioni intime e delicate nonché personali e che ovviamente non si esime dal dispensare consigli inutili e soprattutto non richiesti.
A questo punto la domanda sorge spontanea… PERCHE'?? Perché questa curiosità morbosa sull'allattamento? Perché gli sguardi di disapprovazione? Perché i consigli non richiesti? Perché? Nessuno mai mi ha chiesto se le cambiavo il pannolino e se espletava regolarmente, nessuno mi ha mai chiesto se le facevo il bagnetto, nessuno mi ha mai chiesto se vomitava, addirttura nessuno mi ha mai chiesto come stavo io e allora perché chiedermi se allattavo?
Ciao ragazze e grazie per questo posto perchè a distanza di quasi due anni, sotto sotto, da qualche parte ancora un po' brucia e quando qualcuna mi dice "ho allattato fino all'anno, ho il freezer pieno di latte mio che le faccio i frullati, mio figlio a 26 anni beve ancora solo il mio latte" ecco, un po' di invidia e di senso di fallimento ce l'ho...

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