La cittadina di Menfi continua a dimostrare di esser vissuta da gente che, con passione, riesce ad ottenere ottimi risultati nei propri ambiti di competenza. Questa volta tocca a Paolo Albamonte, da 1 anno cooresponsabile del settore giovanile dell’Ares Menfi insieme al titolato Mister Alesi Vito, neo vincitore del campionato di calcio di seconda categoria.
L’avventura sportiva ha come habitat il torneo GAZZETTA CUP 2014, torneo nazionale per le categorie giovanili esordienti e pulcini, organizzato dalla Gazzetta dello Sport in collaborazione con Ringo.
A partecipare son state 3500 squadre in tutta Italia. A vincere, una soltanto, la rappresentativa della Sicila occidentale affidata e guidata dal menfitano Paolo Albamonte, e niente meno che nella scala del calcio, San Siro, Milano!
Il torneo era strutturato in diverse fasi: cittadina, provinciale, regionale ed in fine nazionale.
In ciascuna delle suddette fasi, per poter partecipare alla susseguente era necessario arrivare primi, in un girone che veniva svolto all’italiana, ossia stile campionato. Il team di Paolo Albamonte, dal nome ASSO PIGLIATUTTO, è arrivato primo in tutte le fasi del torneo, aggiudicandosi così il titolo nazionale.
Noi della redazione, ci siamo permessi di rivolgere qualche domanda al nostro concittadino!
“Paolo, anzitutto, come nasce il team ASSO PIGLIATUTTO e la sua partecipazione alla Gazzetta cup?”
In realtà, il fautore di tutto, il quale mi ha chiesto possibilmente di non fare il suo nome, ha la mia stessa età ed è un nostro concittadino, il quale venuto a conoscenza dell’opportunità di questo torneo, ha assemblato una squadra di validissimi giovani talenti della categoria esordienti, provenienti da 5 cittadine a noi vicine. Nella scelta della direzione tecnica, invece, ha optato in favore dello staff tecnico del settore giovanile dell’Ares, ossia, Mister Vito Alesi ed Io. Il primo, ossia Alesi, dopo la prima fase, per motivi di lavoro e impegni con la squadra dell’Ares Menfi, non ha potuto più proseguire ad allenare tale rappresentativa, ed ecco che mi ritrovai, senza colpa di nessuno, a gestire da solo la squadra nelle quattro fasi successive.
“Che tipo di feeling si è creato con i ragazzi che hai conosciuto in questa esperienza? Ossia è stato facile fin dall’inizio trovare armonia o ci sono stati dei normali problemi di percorso?”
Premettendo che il tutto prese inizio ben 4 mesi fà, devo dire che i ragazzi son sembrati, anche se ancor piccoli d’età, dei veri professionisti. Fin dall’inizio a disposizione di qualsiasi mia scelta tecnica e tattica, e senza batter ciglio si sono adeguati spesso a ruoli non propriamente a loro naturali, e il tutto per il bene della squadra. Lasciatemi dire che ho avuto la fortuna di conoscere oltre che dei piccoli campioni, anche delle future, da un punto di vista umano, grandi persone. Per quanto concerne le loro qualità calcistiche, beh, sono indiscutibili, la maggior parte del merito per la conquista del titolo nazionale va’ a loro, io sono stato solo di contorno.
“Pensavate, durante lo svolgimento del torneo, di poter arrivare a vincere il titolo nazionale?
Assolutamente No! Con i ragazzi pensavamo fosse già difficile qualificarci alle fasi finali a Milano. Ma questo non perché non ero fiducioso dei mezzi di cui disponevamo, ma perché nel calcio non si può mai dar nulla per scontato, e poi, ad esser sincero le prime 2 fasi le abbiamo superate faticando un po’, e coscienti del fatto che più avanzavamo, più il livello cresceva, non pensavamo affatto di ottenere tale risultato. Dalla terza fase in poi invece, la quale si è svolta a Catania, nella struttura del Catania Calcio, ossia Torre del grifo, siam riusciti a trovare un assetto tattico che ci garantiva di esser prudenti e pericolosi allo stesso tempo, e penso che quella sia stata la svolta che ci ha permesso di cambiare il tutto!
“Infine ti chiediamo, che emozione si prova a calcare, e ad allenare all’interno di un monumento calcistico qual è lo stadio di San Siro?”
Bello… Veramente bello.. Qualcosa che non dimenticheró facilmente. Entrare dal tunnel varcato solitamente da campioni internazionali, ascoltare l’inno d’Italia insieme ai ragazzi dinnanzi la tribuna stampa quasi piena, e, allenare e vincere, grazie sempre a loro, sul manto del tempio del calcio italiano è stato qualcosa di speciale. Al contempo rappresentare, nel mio piccolo, la citta di Menfi in un occasione del genere ed in un luogo del genere.. È stato per me un onore.
“A chi hai voglia di dedicare il risultato ottenuto?”
Beh, in primis alla mia ragazza, che mi ha sempre sostenuto e incoraggiato in qualsiasi mia avventura, e alla quale voglio un mondo di bene. Poi ovviamente alla mia famiglia, ed ai ragazzi i quali hanno costruito questa vittoria sulla base del loro talento. Ed In fine, dedico questo risultato a chi ha avuto fiducia in me. Ossia il nostro amico anonimo, nonché organizzatore di tutto, e poi Alesi Vito e la dirigenza dell’Ares Menfi con a capo il presidente Viviani, i quali hanno creduto in me, nella gestione del settore giovanile.
Comunali Menfi si complimenta con Paolo Albamonte e con tutti i giovani sportivi capaci di raggiungere la vittoria finale dell’ambito torneo Gazzetta Cup 2014.
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