Torno ancora sul tema della “globalizzazione” e vi propongo l’analisi del giornalista Paolo Bernard, che e’ simile a quella che Marguerite Peeters riporta nel suo saggio: “Hijacking Democracy, The Power Shift to the Unelected” in cui spiega il ruolo dell’ONU e delle ONG nel processo di globalizzazione, da cui differisce pero’ …
Cito da Wikipedia
L’ultimo lavoro di Barnard[4] si intitola “Il Più Grande Crimine“, con il quale l’autore si propone di rivelare un presunto progetto portato avanti da 70 anni dalle élite dei poteri finanziari ed industriali internazionali per distruggere gli Stati, il potere delle leggi, e la partecipazione democratica attiva dei cittadini. Secondo le ricerche effettuate da Barnard, sarebbe in quest’ottica che sono stati istituiti prima l’Unione Europea e poi la moneta unica (Euro), ritenuti da Barnard dei capitoli fondanti del suddetto piano. In questo saggio vengono quindi delineati dall’autore i presunti allarmanti scenari di egemonia delle nuove élite finanziarie sull’Europa, destinata secondo lui ad una progressiva “distruzione” sociale, con conseguenze drammatiche per il mercato del lavoro e per le famiglie, causate dall’esclusivo profitto a breve termine di tali élite (dato che il danno sistemico che producono non sarebbe mai da esse considerato). La tesi fondante di questo saggio è che in sette decenni sarebbe stato realizzato appieno il ritorno al potere assoluto ed incontrastabile delle élite dell’economia agraria ‘ricardiana’ e della filosofia ‘maltusiana’, sconfitte da 250 anni di progresso verso il “bene comune” originatosi dall’Illuminismo, e culminato con l’avvento delle democrazie partecipative della seconda metà del XX secolo. Barnard porta dati, prove, nomi e fatti a suffragio delle proprie tesi, proponendosi di svelare l’inganno economico criminale che secondo la sua opinione ha tenuto intere generazioni di occidentali in stato di precarietà continua senza che ve ne fosse alcun reale motivo economico. Le sofferenze così originate furono quindi, secondo Barnard, volute a tavolino per impedire agli Stati sovrani, governati da leggi e monete sovrane, nonché legittimati democraticamente dal popolo, di limitare drasticamente la speculazione delle élite finanziarie internazionali;
“Questo saggio vi parla del più grande crimine in Occidente dal secondo dopoguerra a oggi. Milioni di esseri umani e per generazioni furono fatti soffrire e ancora soffriranno per nulla. I dettagli e l’ampiezza della loro sofferenza sono impossibili da rendere in parole. Soffrirono e soffriranno per una decisione che fu presa a tavolino da pochi spregiudicati criminali, assistiti dai loro sicari intellettuali e politici. Essi sono all’opera ora, mentre leggete, e il piano di spoliazione delle nostre vite va intensificandosi giorno dopo giorno, anno dopo anno.
La decisione di cui parlo si è materializzata in un progetto di proporzioni storiche come pochi prima, architettato con un dispiegamento di mezzi impressionante, quasi impossibile da concepire per una mente comune, e una finalità che toglie il respiro solo a considerarla: la distruzione degli Stati sovrani, delle leggi, delle classi lavoratrici, e di ogni virgulto rimasto di democrazia partecipativa in tutto l’Occidente, per profitto. Fu letteralmente deciso a tavolino, e ci sono riusciti: nomi e cognomi, date e fatti, nelle righe che seguono.
Quella decisione piagò, e tutt’ora sta piagando, l’esistenza di milioni di famiglie e di milioni di singole vite tormentate dalla disoccupazione, con le infinite agonie sociali e personali che causa; costrette a penuria e malattia dai tagli al Welfare e alla Sanità, con i suoi eserciti di morti anzi tempo; e poi mettete in conto i morti sul lavoro nella perenne rincorsa al taglio dei costi; l’attacco frontale alle pensioni, che immiserisce fino all’oltraggio gli ultimi preziosi anni di tantissime persone degne; i centesimi spesi per l’istruzione, cioè la condanna all’arretratezza sociale per schiere di giovani vite oggi ormai irrecuperabili; il precariato, che è stata ed è la più oscena negazione del diritto al proprio futuro, portatore di drammi personali come gli aborti decisi per carenza di reddito o i danni irreparabili alla dignità della persona, e strumento di resa in neo-schiavitù della forza lavoro; sto parlando degli impieghi nelle fabbriche con stipendi sempre al limite dell’indecenza per milioni di operai, impiegate, manovali; della svendita dei beni pubblici edificati col sacrificio di generazioni, ma alienati per “far cassa” a seguito di un subdolo inganno; delle economie nazionali sempre minacciate dalla crisi, e noi sempre con l’acqua alla gola per una vita intera, la nostra vita e quella di tantissimi che ci hanno preceduti, intimiditi dall’incessante incubo del debito degli Stati e della perenne carenza di ricchezza. Insomma, milioni di persone, milioni di destini troncati, vite schiacciate per sempre. Era ed è tutto un inganno.“
1) Parte della conferenza: ecco menzionato subito, a ragione, il nipote di Sigmund Freud, Edward Bernays, inventore della propaganda politica e commerciale, della manipolazione del consenso e del consumismo;
In questo video si parla anche del ruolo della World Bank nella globalizzazione, creata dal gia’ menzionato Maurice Strong, fondatore della banca sopra menzionata e padre dell’ “ambientalismo” di cui oggi Al Gore e’ portavoce;
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