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Paolo Becchi deturpa Pasolini

Creato il 14 marzo 2013 da Chiosaluxemburg @ChiosaLuxemburg

Paolo Becchi deturpa Pasolini
"Recitava una poesia di Pasolini: ‘Adesso i giornalisti di tutto il mondo (compresi quelli delle televisioni) vi leccano (come credo ancora si dica nel linguaggio delle Università) il culo’ ".
Così inizia l’ultimo post sul blog di Beppe Grillo firmato Paolo Becchi. Poi il professore di filosofia del diritto prosegue: “ Così accade nella stampa italiana. Nell’anno che ha preceduto la campagna elettorale, i giornali di ‘regime’ – ‘La Repubblica’ in testa – hanno tentato in tutti i modi di impedire l’ascesa del MoVimento 5 Stelle: dai ‘falsi scandali’ (caso Favia) alle accuse di populismo, demagogia, fascismo contro Grillo. Oggi quegli stessi giornali, cari deputati e senatori del MoVimento, vi leccano, come diceva il poeta, il culo. E, per farlo, chiamano a raccolta i loro intellettuali classici”.
Dunque l’operazione di Becchi mi sembra chiara: appropriarsi della poesia di un grandissimo intellettuale (Pasolini), per smerdare gli intellettuali. C’è però un problema: Pasolini in quella poesia parlava dei fatti di Valle Giulia e, la per la precisione, il verso citato da Becchi andrebbe riportato integralmente: “Adesso i giornalisti di tutto il mondo (compresi quelli delle televisioni) vi leccano (come credo ancora si dica nel linguaggio delle Università) il culo. Io no, amici. Avete facce di figli di papà. Buona razza non mente”.
 Perché Pasolini era per l’appunto un intellettuale. A me non interessa se Dario Fo si è rincoglionito e si mette a fare il pedante tirando fuori non si sa quale dizionario per spiegarci che il termine “populista” indica un che di positivo. Io ragiono con la mia testa e so discernere: populista è chi dice quello che gli altri si vogliono sentir dire, indipendentemente da ciò che pensa. Intellettuale è chi dice quello che pensa, anche a costo di prendersi qualche fischio. L’intellettuale è coraggioso. Il populista è un vigliacco. Il populista parla a nome del popolo. L’intellettuale a nome di se stesso e rischiando anche di essere impopolare (il populista non rischierebbe mai). L’intellettuale, quello vero, non ha interesse ad avere il 100% dei consensi. Così…per intenderci.
E già, non sarebbe la prima volta che quelli del MoVimento si appropriano dei simboli altrui. Penso a Pertini. Lo sapete che se Pertini fosse ancora vivo e sapesse che Grillo è solito fare passeggiate con dei gentiluomini di CasaPound lo prenderebbe a schiaffi? Lo sapete che se Pertini fosse ancora vivo e sapesse che Grillo scrive post melliflui per ammiccare alla discriminazione sui Rom gli sputerebbe in faccia? Per non parlare di quello che farebbe Pasolini. Pasolini gli direbbe: “Adesso i giornalisti di tutto il mondo (compresi quelli delle televisioni) vi leccano (come credo ancora si dica nel linguaggio delle Università) il culo. Io no, amici. Avete facce di figli di papà. Buona razza non mente”.
Ciao rivoluzionari, e salutatemi il cittadino Lapo Elkan che ha votato per voi. 

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