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Paolo Benvegnù e la prima comunione

Da Restoinascolto

Paolo Benvegnù e la prima comunioneDa più di due mesi mio...Da più di due mesi mio figlio, che è in terza elementare, si rifiuta di frequentare il catechismo e la messa e ha detto chiaramente che, il prossimo anno, non intende fare la prima comunione. La reazione della catechista non si è fatta attendere. Mi ha contattata telefonicamente per chiedermi il perché di queste assenze e dicendomi che il bambino si stava perdendo parecchie lezioni (!!!). Quando le ho comunicato le intenzioni di mio figlio ha lasciato intendere che forse era il caso di obbligarlo a partecipare almeno ad un’altra lezione e che poi ci avrebbero pensato loro a capire cosa gli stava succedendo e a convincerlo a riprendere la frequenza. A questo punto le ho spiegato che Lorenzo è un bambino molto testardo e che obbligarlo, a fare qualcosa, è l’atteggiamento più controproducente da assumere con lui, tanto che per tastare la sua reale insofferenza nei confronti del catechismo, come estremo tentativo, gli abbiamo fatto presente che niente comunione uguale niente regali (argomento che di solito con gli altri bambini funziona alla grande, ma evidentemente non con lui) e che, vista la sua ostinazione, non voglio che diventi una specie di soldatino costretto a percorrere tappe obbligate. A questo punto mi aspettavo l’intervento diretto del parroco, ma per ora sembra che la questione sia finita qui. Non so l’anno prossimo cosa succederà, certo se Lorenzo continuerà ad essere di questa idea, io non lo forzerò a fare qualcosa che non sente dentro di sé. In un paesello piccolo come il nostro chissà che scandalo ne verrebbe fuori! Fortuna che non si usa più bruciare le streghe sul rogo, altrimenti c’è ne sarebbe di sicuro uno con il mio nome! A parte gli scherzi, credo che mio figlio abbia la fortuna di vivere in una famiglia sana, con genitori che lo seguono e gli dimostrano amore quotidianamente, è un bambino generoso e benvoluto, non penso che frequentare o meno la chiesa possa davvero togliergli o aggiungergli qualcosa. Del resto nonostante sia io che Gianni abbiamo preso tutti i sacramenti previsti (ci manca solo l’estrema unzione che non so se riceveremo mai , visto che preferiremmo andarcene poeticamente con tanto di ceneri sparse al vento), restiamo molto tiepidi nei confronti della chiesa, soprattutto dopo aver letto di vescovi che fanno messe differenziate tra quelli regolarmente sposati e quelli che “ vivono nel peccato “ , o di cardinali che affermano che i gay e i transessuali sono dei malati che non avranno il regno dei cieli. Questo mi fa venire in mente il film “ La vita è bella “, dove, da un giorno all’altro sulle porte dei negozi apparivano i cartelli “ vietato l’ingresso ai cani e agli ebrei”. Chissà se anche sulle porte delle chiese spunteranno divieti per le coppie irregolari e per gli omosessuali! Comunque, tornando a mio figlio, non voglio che diventi uno che prega Dio ma preferisce Giuda e muore senza vivere, ma voglio che cresca libero e onesto e, che, se e quando sentirà il bisogno di avvicinarsi alla fede lo faccia in piena coscienza. Amen ...ElviraPaolo Benvegnù - Io e il mio amore


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