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Paolo Cognetti, Il ragazzo selvatico, Terre di mezzo

Creato il 23 maggio 2013 da Atlantidelibri

Lo sappiamo, ultimamente i libri in stile “mollo tutto e vado in campagna” sono di certo aumentati, e in questo caso viene sempre un poco il sospetto che “quando è moda è moda”, come diceva uno che sbagliava poche volte. Nel caso di Paolo Cognetti però vi sbagliate: la sua testimonianza è per prima cosa ben scritta, ed evidenzia anche solide basi culturali. Poi, il suo racconto sincero ed emozionante desterà di certo stupore nel lettore!

Paolo Cognetti,
Il ragazzo selvatico,
Quaderno di montagna. La storia di una fuga per ritrovare se stessi.

 Terre di mezzo

Paolo ha trent’anni e si sente senza forze, sperduto, sfiduciato: gli sembra di non andare da nessuna parte. Così lascia la città dov’è nato e cresciuto e se ne va a stare in montagna, in una baita a duemila metri. Qui, nella solitudine quasi totale, riscopre una vita più essenziale e rapporti umani sinceri con gli unici due vicini di casa.

La storia vera di una fuga e di un viaggio per ritrovare se stessi, per fare i conti con il passato, una lotta a mani nude contro il dolore. Un libro forte e commovente da una delle migliori voci della narrativa italiana.

 

Paolo Cognetti (1978) è nato a Milano. Oltre che per la montagna, ha un grande amore per la letteratura americana, su cui ha girato documentari (la serie Scrivere/New York) e scritto un libro di viaggio (New York è una finestra senza tende, Laterza 2010). Le sue opere di narrativa, tutte pubblicate da minimum fax, sono Manuale per ragazze di successo (2004), Una cosa piccola che sta per esplodere (2007), Sofia si veste sempre di nero (2012).
Vincitore del Premio Fucini e del Premio Settembrini, selezionato al Premio Chiara e al Premio Strega, racconta di libri, montagna, America e scrittura nel suo blog, paolocognetti.blogspot.com.



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