Inaco Biancalana -Testa di lupo di mare – scultura in legno – 1965 – collezione Dini – Foto tratta dal Catalogo della Mostra tenuta dal 12 al 29 aprile 2001 presso il Centro Congressi Principe di Piemonte di Viareggio in occasione del decennale della scomparsa dell’artistaIl mondo dove Inaco ha mosso i primi passi e dove ha maturato la propria originale vocazione d’artista [ … ] è la Viareggio umile e vera che popolava le darsene, che viveva, con fierezza e dignità, un’esistenza di fatica, miseria e dolore, con la schiena incurvata sotto il peso di un duro lavoro e di un destino troppo spesso ostile, il volto segnato dal sole e dal salmastro, ma con negli occhi l’azzurro del cielo ed un fanciullesco sogno di libertà.
Un mondo semplice e genuino, dal quale non si è mai allontanato, di cui era orgoglioso e che ricordava ogni volta che ne aveva l’occasione.
Nacquero in tal modo le sue innumerevoli sculture: l’eterogeneo campionario di “tipi” della sua Viareggio, testimoni di un’umanità degradata riscattati alla vita dall’arte di Inaco, densa di comprensione e di pena per questo popolo di reietti, i suoi “Cristi” dove è sublimata l’umana accettazione del dolore, le tante testine di “bimbo”, amorosamente ritratte, che trasmettono un puro messaggio di speranza e di fiducia nel futuro.
( Paolo Fornaciari – brano tratto dal mensile “Nuova Viareggio Ieri” – Anno 1 – N.5 – ottobre 1992 )

