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Papà consumista

Da Diciannovemarzo
Prendo spunto da un commento recentemente postato per introdurre un argomento decisamente spinoso, le responsabilità paterne in materia di educazione dei figli alle regole della società moderna.
In realtà la società in cui vivono i nostri figli ha diverse marce in più rispetto a quella in cui siamo cresciuti noi papà degli " 'anta", tutto è più veloce e dinamico ed il consumismo è ormai la parola d'ordine.
I ragazzi vanno a scuola con zaini griffati, videogiochi portatili e CELLULARI, per non parlare poi di vestiti da boutique, tutto questo è l'espressione della famiglia nella quale vivono.
Per generare questo benessere "apparente" il papà moderno ha un lavoro che lo obbliga a stare più di dodici ore lontano da casa e quindi ha molto poco tempo da dedicare alla propria prole.
Vediamo un pò: famiglia tipo,  due genitori che lavorano, escono presto da casa, accompagnano i figli a scuola, vanno al lavoro e stanno fuori fino a sera.
Nel frattempo i bambini a scuola ricevono brandelli di educazione dagli INSEGNANTI, a fine giornata sono prelevati o dalla BABYSITTER o dai NONNI, una volta a casa vengono messi davanti alla tv o peggio davanti ai videogiochi tutto il pomeriggio. Finalmente arriva la sera: la famiglia si ricongiunge i bambini si ritrovano con due "pezze" di genitori non proprio disposti a fare il cavalluccio con loro sulle spalle per casa.....anzi si affrettano a mettere i pargoli a nanna e ritagliarsi così un briciolo di relax. Tutto questo per cinque giorni la settimana ma poi, finalmente, arriva il Week End!
Il finesettimana tanto atteso serve a fare tante cose come:  la spesa, lavori domestici, tagliare l'erba, o ...riposare, perchè é giusto così dopo cinque giorni massacranti di lavoro, peccato che i bimbi aspettavano questi giorni per stare con papà!!!!!!.....ma non si può mica arrivare a far tutto........
Poi un bel giorno quando i nostri bimbi saranno diventati i nostri ragazzi noi vorremo essere i loro più cari amici, vorremmo che ci confidassero i loro segreti, le loro paure, invece no......siamo quasi degli estranei e non possiamo più farci niente.
Ma allora a cosa sono serviti gli zaini, i vestiti di marca, i cellulari ed i videogiochi all'ultimo grido? a niente rispondo io,  i figli secondo me avrebbero preferito un' ora di gioco in più con il loro papà piuttosto che avere quelle, ma proprio quelle, scarpe strafighe.
Bisognerebbe provare a rallentare un po', dedicare tempo di qualità ai nostri figli, insegnare loro che il tempo passato in famiglia e per la famiglia non è mai abbastanza, bisognerebbe, per tornare all'argomento del post, sovvertire ed insegnare a sovvertire le regole del consumismo che ci attanagliano e ricordarsi che il tempo passato non torna più e non ci possiamo fare niente. In fondo basterebbe cambiare punto di vista.

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