La notizia è di quelle che, per la Calabria intera, significano tanto in termini di visibilità, attenzione ricevuta e profondità di significato. Tutto questo, ancor di più alla luce del difficile momento che la Regione sta attraversando sotto il profilo occupazionale, economico, sotto il profilo della crisi di lavoro e di valori e il conseguente rafforzamento di quella che è la criminalità organizzata. La notizia in questione è quella di un evento fondamentale, di una visita senz’altro gradita: quella di Papa Francesco, che si recherà in Calabria e, nello specifico, a Cassano allo Ionio, comune in provincia di Cosenza, balzato alle cronache qualche mese fa per la tragica vicenda dell’uccisione del piccolo Cocò di soli tre anni, colpito insieme al nonno e alla compagna del nonno per un “regolamento di conti”, e per la vicenda dell’omicidio del parroco don Lazzaro Longobardi.
Ancora non è nota la data della visita di Papa Francesco ma lo sarà ben presto, così come il programma che sarà ufficializzato a breve dalla Segreteria Vaticana: presumibilmente, però, l’attesa visita avverrà nel mese di Giugno. Il vescovo Galantino, segretario generale della Cei, nel dare l’annuncio della visita di Papa Francesco a Cassano allo Ionio, ha voluto specificare anche le ragioni alla base del viaggio in terra di Calabria che il pontefice “sente di dover fare per chiedere scusa, chiedendo di essere compreso e perdonato” e per mantenere una promessa, quella rivolta ai sacerdoti del territorio con la lettera dello scorso 28 Dicembre 2013.
Un’esigenza profonda, dunque, quella di guardare negli occhi la cittadinanza Cassanese “sana” troppo spesso abbandonata a sé stessa, così come tante altre periferie del Sud Italia, costrette a vivere quotidianamente, in solitudine, le proprie battaglie con la criminalità organizzata. Papa Francesco vuol rendersi conto di tutto questo, vuol vederlo e sentirlo con i propri occhi; ecco perché lo stesso monsignore Galantini ha richiesto che in occasione della visita di Papa Francesco a Cassano allo Ionio non vengano effettuati i soliti interventi di “maquillage occasionale” della cittadina per celare solo superficialmente quelle che sono le “crepe” interiori alla città. E’ necessario effettuare, invece, interventi strutturali affinché i cittadini possano vivere in maniera sicura e dignitosa in futuro e non soltanto in occasioni eccezionali come questa. La venuta di Papa Francesco in Calabria è, comunque, un evento importantissimo che l’intera comunità cassanese e l’intera popolazione calabrese celebrerà con orgoglio.
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