“Dio è più forte! Lo diciamo insieme tutti? Dio è più forte”. Papa Francesco chiama, e il suo popolo risponde: così, dalla folla dei fedeli in piazza san Pietro, si è levato un coro unanime: “Dio è più forte!”. È il secondo momento di “dialogo a braccio” tra il Papa e i fedeli, che ha scandito l’udienza di oggi. Lo spunto del Papa: “Attorno a noi, basta aprire un giornale, vediamo che la presenza del male c’è, il diavolo agisce. Ma vorrei dire a voce alta: Dio è più forte! E vorrei aggiungere che la realtà a volte buia, segnata dal male, può cambiare, se noi per primi vi portiamo la luce del Vangelo soprattutto con la nostra vita”. Poi l’esempio concreto, preso dal mondo del calcio: “Se in uno stadio, pensiamo qui a Roma all’Olimpico, o al San Lorenzo a Buenos Aires, in una notte buia, una persona accende una luce, si intravvede appena, ma se gli oltre settantamila spettatori accendono ciascuno la propria luce, lo stadio si illumina”. “Facciamo che la nostra vita sia una luce di Cristo”, l’invito del Papa, salutato da un applauso: “Insieme porteremo la luce del Vangelo all’intera realtà”.
“Pregare per quelli con cui siamo arrabbiati, che bel passo! Lo facciamo oggi?”. Sono le parole con cui il Papa, a braccio, ha instaurato una sorta di dialogo con i fedeli, scandito dagli applausi entusiasti della folla. La “legge del popolo di Dio”, ha ricordato Papa Francesco, “è la legge dell’amore, amore a Dio e amore al prossimo secondo il comandamento nuovo che ci ha lasciato il Signore”. Un amore, però, che “non è sterile sentimentalismo o qualcosa di vago, ma che è il riconoscere Dio come unico Signore della vita e, allo stesso tempo, l’accogliere l’altro come vero fratello, superando divisioni, rivalità, incomprensioni, egoismi”, perché “le due cose vanno insieme”. “Quante gelosie, invidie, ipocrisie” ci sono oggi fra di noi, ha proseguito il Papa, sempre fuori testo, citando come esempio “i posti di lavoro”: “Tutti noi abbiamo simpatie e abbiamo non simpatie. Che bello, invece, essere l’uno all’altro come fratelli veri!”. E ancora: Tutti siamo un po’ arrabbiati. Che bello dire al Padre: io sono arrabbiato con questo fratello, ti prego per questo fratello”. “Quanto cammino dobbiamo ancora fare per vivere in concreto questa nuova legge, quella dello Spirito Santo che agisce in noi, quella della carità, dell’amore!”, le parole del Papa.Magazine Religione
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