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Papa Francesco ricorda Notte dei Cristalli e Filippine

Creato il 10 novembre 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online
Papa Francesco ha ricordato durante l'Angelus la Notte dei Cristalli del 1938 ed espresso solidarietà con le Filippine colpite dal tifone

Photo credit: Semilla Luz / Foter / CC BY

Papa Francesco, nell’Angelus di questa domenica, ha fatto riferimento alla Notte dei Cristalli, della quale in questi giorni ricorre l’anniversario. Il 9 e 10 novembre del 1938, fu condotto dai nazisti un vero e proprio pogrom nei confronti degli ebrei. Con la distruzione di migliaia di negozi ebraici e l’incendio di quasi tutte le sinagoghe presenti in Germania, Austria e Cecoslovacchia. Una vera e propria distruzione generalizzata, con centinaia di vittime la deportazione di decine di migliaia di ebrei nei campi di concentramento. Papa Francesco ha quindi parlato del terribile episodio, asserendo che segnò “un triste passo verso la tragedia della Shoah” e ha lanciato un monito, affinché “la memoria del passato ci aiuti sempre ad essere sempre vigilanti contro ogni forma di odio e di intolleranza”. Papa Francesco è passato poi a manifestare la sua vicinanza spirituale con il popolo delle Filippine, in questi giorni flagellate e devastate dal terribile tifone Haiyan, che conta al momento almeno 10000 morti e devastazioni immense: “desidero assicurare la mia vicinanza alle popolazioni delle Filippine e di quella regione, che sono state colpite da un tremendo tifone. “Purtroppo”, ha aggiunto Papa Francesco, “le vittime sono molte e i danni enormi. Preghiamo un attimo in silenzio e poi alla Madonna per questi nostri fratelli e sorelle, e cerchiamo di far giungere ad essi anche il nostro aiuto concreto”. Papa Francesco, durante l’Angelus, ha toccato poi un tema spirituale fondamentale per i credenti, ma anche per i non credenti, quello della vita dopo la morte: la vita che Dio ci prepara non è un semplice abbellimento di quella attuale: essa supera la nostra immaginazione, perché Dio ci stupisce continuamente con il suo amore e con la sua misericordia. “I risorti saranno come gli angeli, e vivranno in uno stato diverso, che ora non possiamo sperimentare e nemmeno immaginare. La vita eterna è un’altra vita, in un’altra dimensione dove, tra l’altro, non ci sarà più il matrimonio, che è legato alla nostra esistenza in questo mondo”.


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