E' una faccia simpatica quella di papà. Appena si gira e mi guarda, aggancio i suoi occhi e rido. Ogni mattina e ogni sera, dal passeggino dove sto disteso, seguo con lo sguardo questa persona che mi si muove attorno, indaffarata, e che ogni tanto mi lancia un'occhiata. Io aspetto questo momento nel quale i nostri sguardi si incrociano e tutte le volte che papà mi guarda è una conferma delle sue attenzioni verso di me, una risposta affermativa alle mie aspettative.
Papà mi guarda e io rido, senza una ragione, forse semplicemente perché papà mi sta simpatico.
Mi guarda e io rido, con le poche, e con tutte, ragioni del mondo.