Sembra ieri quando quella tomba ancora non si voleva aprire, quasi fosse un sacrilegio disturbare un criminale raccomandato che, anziché nell'alverare Prima Porta dove sono finiti invece milioni di ragazzi uccisi dalla droga che lui e gli altri avevano portato a Roma, era stato sepolto come solo un papa può essere.
Che c'era da nascondere? Si saprà? Emanuela Orlandi pagò solo il prezzo di essere cittadina vaticana, o c'è dell'altro? Il fratello, instancabile nella lotta alla ricerca di una verità nonostante tutti gli ostacoli incontrati finora, riuscirà nell'intento? C'è chi si chiede, tra il popolino-zavorra sociale: quanto ci costa quest'operazione? Chiediamoci quanto ci costa invece, solo di sicurezza ad esempio, ogni alto prelato che dal suo stato entra nel nostro quotidianamente (e questa è solo una sciocchezza rispetto a quanto costa realmente il Vaticano all'Italia!). C'è anche chi pensa, sempre tra quel popolino-zavorra pure complottista, che questa sia una strategia per distogliere gli italiani dai veri problemi: ma se basta un nuovo fidanzato per Belen ad ubriacare tutti, non è meglio "distorgliersi" invece con cose di questo tipo?? La verità, si sa, è dura ad arrivare in questa nazione, però trovo che se il Vaticano comincia a dar segni di collaborazione in questo senso non è male: era ora, sperando non sia tardi! Prendiamocela invece quando il Papa esordisce con frasi tipo "gli Stati garantiscano che le leggi sociali non aumentino le disuguaglianze e permettano alle popolazioni di vivere in maniera dignitosa": perché non comincia lui, ad esempio col rinunciare a qualche miliardo di 8perMille? Di seguito un video di un po' di tempo fa, un'intervista al fratello della Orlandi, quando ancora era una speranza vedere aperta quella tomba, in cui oggi abbiamo scoperto comunque non esserci solo "Renatino er Papa". Mi auguro che anche questa non rimanga tra le tante storie senza fine che "galleggiano" nell'aria, in questo caso proprio sopra ar cuppolone, quella sede "santa" che permise qualche anno fa la sepoltura di un boss in una delle sue basiliche, un po' come le processioni che rendevono omaggio al boss fino a ieri. Ah! Quanti segreti sto Vaticano, peggio di una banda vera e propria: speriamo che la crisi e questi episodi spingano i numerosi fedeli a non dargli più l'8perMille, oltre ad aver donato loro la propria mente e la propria libertà.
L'intervista a Pietro Orlandi