Papawatch

La Radio Vaticana ha recentemente compiuto 80 anni e per tale ricorrenza ha deciso di offrire al Papa un’orologio d’alta gamma, simile a quello nella foto. La sola differenza da quello in commercio è dovuta dal cinturino bianco e dalle incisioni commemorative.
Cassa ovale in oro bianco con quadrante dal design asimmetrico e movimento automatico di manifattura Audemars Piguet. Modello Millenary.
Prezzo: € 24.500.
(Fonte: Panorama)

Intanto, non si è mai visto il Papa con l’orologio. Quindi già la prima domanda che mi sorge è “Cosa se ne fa il Papa?”
Va bè, è da collezionare, non da usare.
Indubbiamente è un regalo meraviglioso, che a chiunque farebbe piacere ricevere. A parte il prezzo, che è il valore dell’orologio per i clienti comuni, quello realizzato apposta per il Papa avrà un valore inestimabile. Unico esemplare!
Ventiquattromilacinquecento euro, circa.

Sono d’accordo, la Radio Vaticana deve commemorare l’evento ed ovviamente, visto che esiste perchè esiste il Papa ed è giusto che per l’occasione abbiano deciso di celebrarlo.
Quello che io mi chiedo è se sia davvero giusto. Queste sono le cose che mi provocano un profondo disgusto. Sia per chi i regali li fa, sia per chi, pur senza colpa, li riceve. Notizie di questo genere non dovrebbero nemmeno essere divulgate, secondo me.
Perchè se invece di un orologio, che il Papa non userà mai e non guarderà mai, avessero donato 25.000 euro alle vittime del terremoto in Giappone, tanto per fare un esempio, non sarebbe stato meglio? Oppure, se la Chiesa avesse diramato la notizia che il regalo è stato “barattato” con alimenti per i bambini dell’Africa, non sarebbe stato meglio?

Soprattutto quando, proprio dal sito di Radio Vaticana, si leggono cose del genere:

Settantacinque bambini muoiono ogni giorno nei campi profughi del Darfur. Lo denuncia l’associazione Italians for Darfur, attiva nella promozione dei diritti umani nel Paese. Sono un milione e ottocentomila le persone nei centri di accoglienza del Paese dilaniato da otto anni di guerra civile.

oppure:

Il Papa ha espresso il suo profondo cordoglio per le vittime del “catastrofico” tornado che ha colpito domenica la città statunitense di Joplin, in Missouri. I morti accertati sono oltre 120, ma centinaia di persone risultano ancora disperse. [...] Nella consapevolezza “dell’immane lavoro di ricostruzione” che attende le autorità locali, invoca su quanti sono coinvolti nelle operazioni di soccorso, “i doni divini della sapienza, della fortezza e della perseveranza”.

(fonte: Radio Vaticana)

Perchè queste grandi istituzioni come la Chiesa o lo Stato, predicano bene e razzolano sempre male? La Chiesa fa la morale ai fedeli, i parroci avanzano spesso richieste economiche ai parrocchiani e poi arrivano notizie di questo tipo che lasciano decisamente perplessi.
Capirete bene che, questa gente, del cordoglio del Papa o dell’invocazione sulle operazioni di soccorso non sapranno cosa farsene, come il Papa non saprà che farsene dell’orologio. Però ai bambini del Darfur o alle vittime del tornado 25.000 avrebbero potuto far comodo.