
Per dare la forma del blocco quadrato ho fatto
"za, za, zaaa" col coltello ed ecco fatto!
Non vi ricorda qualcosa? Se ci fate caso è simile alla "Papina d'avena", la mia interpretazione vegana della tradizionale "papina" brianzola. Non solo l'aspetto è simile ma anche gli ingredienti utilizzati. Stavolta però la banana è rimasta nel portafrutta. Ma i datteri non sono rimasti no in frigo, anzi, hanno pure coinvolto le prugne (nel mio frigo le due buste stanno insieme, chiuse da una molletta).Vediamo quali sono gli ingredienti che ho usato (per una mono porzione da condividere con chi ci pare e piace)
- 10 prugne morbide secche denocciolate
- 8 datteri essiccati (i soliti ormai famosi Noberasco)
- 30 gr di semi di sesamo
- cacao qb (stavolta non moltissimo)
- scorza d'arancia (pochina)
Crema di datteri e prugne.
Prendete datteri e prugne e riduceteli in poltiglia con l’ausilio di un frullatore (la vedete nel cucchiaino della prima foto, ma anche qui sotto nel contenitore di plastica a sinistra). Questa crema potreste mangiarla a colazione al posto della marmellata tradizionale o anche così, al cucchiaio.
Finalmente il macina caffè... era ora!!!
Avanti...Prendete i semi di sesamo e polverizzateli con il macina caffè.Aggiungete il cacao amaro alla farina di sesamo in modo che il tutto sia ben miscelato. In questa fase diventa fondamentale utilizzare dei guanti monouso in quanto a mani nude rischierete di non riuscire a maneggiare l’impasto e molto andrebbe perso. Con i guanti.Infilate i guanti, unite la crema alla farina e maneggiate un po' l’impasto risultante aggiungendo in ultimo la scorza d’arancia. Il dolce ora è pronto per essere scolpito (come detto ho utilizzato un coltello per ottenere la forma che volevo). Ho poi incastonato un dattero come indizio.Le versioni.A parte il cacao direi che non c'è nulla in comune con la papina originale. Certo, datteri e prugne l'uvetta la ricordano molto bene. E poi la consistenza è molto simile (molto più questa della versione con l'avena). E se vi dicessi che secondo me è molto simile anche come sapore, ci credereste?Vi suggerisco di provare a farla...Al forno.Non solo questa torta è energetica, senza farina, senza lievito, senza zucchero (ovviamente senza burro!!), ma è vegana e cruda. Il forno non si accende a meno che non vi serva per preparare qualcos'altro: io infatti ho appena rifatto la farinata, questa volta saporita al punto giusto e sottilissima... peccato abbia scordato di aggiungere 2 cucchiai di olio! Anche così si lascia mangiare ma con l'olio sarebbe stata perfetta (questo era il secondo tentativo, come con la pizza di Kamut, il terzo dovrebbe essere quello buono...).