Un uomo in Papua Nuova Guinea compra tartarughe nei mercati per poterle liberare in mare al grido di “Liberta!”
E’ partito tutto da un post su Facebook in cui Arron Culling, un normale cittadino della Papua Nuova Guinea, è ritratto in una fotografia accompagnato da due tartarughe pronte per essere liberate.
Le ha acquistate al mercato che si tiene con cadenza regolare nelle sue città e così, stufo di assistere alla loro sofferenza, ha deciso di portarle con sé. Le ha caricate sul suo pick-up e le ha liberate nella spiaggia più vicina. Assistendo al loro rientro nell’Oceano e fotografandole.
Photo credit: Mr.Thomas via Foter.com / CC BY-SA
E’ poi rientrato a casa ha condiviso la sua esperienza e la sua gioia attraverso delle foto su Facebook.
Il riscontro è stato incredibile. Le sue fotografie e i suoi pensieri sono stati condivisi da quasi 80.000 persone in tutto il mondo, facendo il giro della rete e ricevendo centinaia di migliaia di commenti positivi.
Un vero e proprio successo, tutto inaspettato per Arron, che in cuor suo voleva solamente compiere una buona azione e dimostrare che tutto sia possibile con il contributo di ognuno di noi.
Non è la prima volta che l’uomo si trova in una situazione del genere. Ne ha già liberate più di dieci in esperienze precedenti, evitandogli di essere uccise e mangiate. Annullando la possibilità di alimentare un mercato di pesca (legale) in Stati come Messico, Australia e Papua Nuova Guinea.
Ogni anno vengono venduti circa 42.000 esemplari in questi mercati e circa centomila muoiono incastrate nelle reti da pesca posizionate nell’oceano.
Arron Calling è la dimostrazione che tutto sia possibile e che l’azione di un uomo sia sufficiente ad abbattere dei muri.
Il popolo della rete ha subito invocato l’abolizione delle leggi che consentono questo atroce traffico e i Governi non potranno fare finta di niente in eterno.
S.C.
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