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Paradisi fiscali, la Germania..

Creato il 18 ottobre 2010 da Lamiaeconomia
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La Svizzera e la Germania hanno trovato un punto d’incontro sulla questione delle frodi fiscali operate da cittadini tedeschi titolari di conti correnti nella nazione alpina. Si tratta, ha rivelato sabato il magazine Focus, di un piano che potrebbe consentire al governo di Berlino di rintracciare capitali sottratti allo Stato per 30 miliardi di euro.
«Abbiamo fissato i punti principali e possiamo dire di aver fatto un notevole passo avanti», ha dichiarato al giornale uno dei negoziatori, la cui identità non è tuttavia stata rivelata. L’accordo sarebbe ancora segreto, ma secondo le indiscrezioni trapelate salverebbe in parte i cittadini tedeschi che hanno nascosto in Svizzera il proprio denaro. Ad essi, infatti, sarebbe assicurata una sorta di salvacondotto che permetterebbe loro di evitare un processo penale, mantenendo al contempo anche l’anonimato. In cambio, gli evasori restituirebbero tutti i capitali che spettano al fisco di Berlino, prendendo in considerazione retroattivamente gli ultimi dieci anni.
Ciò, dunque, per sanare il passato. Per il futuro, invece, Berna si impegnerebbe ad imporre un prelievo sulle rendite da capitale dei correntisti tedeschi presenti sul territorio svizzero: una tassa che sebbene non sia stata ancora fissata potrebbe essere pari al 35% (il 10% in più rispetto a quanto imposto dalla Germania) e il cui gettito sarebbe girato direttamente a Berlino.
Il portavoce del ministero delle Finanze tedesco ha tuttavia smentito l’indiscrezione: «Non esistono documenti segreti, e le cifre indicate da speculazioni giornalistiche sono prive di fondamento».

Dott Fabio Troglia
[email protected]
www.lamiaeconomia.com

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