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Paragonare le morti

Creato il 19 aprile 2011 da Stregonestregato @ppstronzi

Stamattina, mentre mi preparavo in tutta fretta per uscire di casa, ascoltavo come al solito l’insopportabile Alfonso Signorini Show su Radio Montecarlo. E voi direte? Chi cazzo te lo fa fare? E io vi dico, boh, ormai sono abituato a sentire le sue minchiate, è come un rito e quindi lo faccio. Dopo un bellissimo e fastidiosissimo preambolo sulla fine (deo gratias) del Grande Fratello ieri sera, Signorini ha parlato della morte del Papà di Cicciobello, Gervasio Chiari. La notizia sembrava quasi buffa, immersa in un nugolo di risate e ricordi sui giochi d’infanzia di Signorini e di Luisita, in cui ovviamente si rimarcava la ricchionamma di Alfonso anche nello segliere i giochi. E poi, da lì, il passaggio è stato breve: si è arrivati alla morte di Osamu Dezaki, regista di spicco nel campo degli anime giapponesi, che tanto ha modificato il mondo delle trasposizioni televisive e cinematografiche dei manga e influenzato l’animazione moderna e anche la regia cinematografica. Un colosso, appunto, per chi riesce a identificare il mondo degli anime come un’espressione artistica e non una scempiaggine per bambini (così come spesso purtroppo arriva in Italia). E giù altre risate, ricordando Lady Oscar (che poi, che cazzo c’è da ridere su Lady Oscar?!) e gli altri cartoni animati. E poi son giunti all’ultima morte di ieri, quella di Pietro Ferrero.

Signorini ha fatto morire in gola ogni risata e ha detto con tono grave e costernato: “ecco sì, quella è una tragedia vera“. Quindi, lavorare nel campo dei “bambini” e morire non è una tragedia vera, no. Non ci sono familiari affranti, persone in lutto e non c’è la fine della vita di un essere umano, no, no. O almeno non è vera paragonata a quella di un amministratore delegato molto importante, come Pietro Ferrero. Ma quando è che Radio Montecarlo, famosa per il suo stile, sfancula Signorini definitivamente?

 

Alfonso Signorini

 


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