Non hanno il patrocinio Unesco, non hanno fondazioni e non circolano fondi milionari ma c’è la passione……..i nostri maestri liutai hanno mucho que aprender!!!!!!! Asi se trabaja, asi se hace mucica, asi se hace arte
Grazie, compagnero, per aver segnalato la meravigliosa formazione musicale!
Paraguay, una discarica, desolazione. Il video si apre con una panoramica delle macerie del consumo. Sembra un viaggio educativo, per la consapevolezza dell’iperspreco. E invece appare una ragazza di 13 anni che mostra il proprio violino, ottenuto dal recupero di uno strumento buttato via! E dopo di lei altri ragazzi, e poi un’orchestra di strumenti recuperati che suona Mozart! E’ sufficiente osservare lo sguardo di quei giovanissimi musicisti per capire il valore umano di quegli strumenti e di dare un’opportunità di far musica a chi può solo sognarla.
Bisogna fare i conti però con lo sguardo cinereo di chi butta via un violino anziché regalarlo a un principiante o un dilettante. Forse quel cestinatore di violini non è uno dei signori grigi di Michael Ende, l’autore di “Momo”, e rappresenta più il non saper che fare dello strumento ad arco che non funziona più, piuttosto che una volontà di distruggere ciò che ormai fa perdere tempo. I signori grigi sono così: tutto ciò che fa perdere tempo va eliminato, per essere più efficienti. C’è però chi sa come comportarsi. L’orchestra dei ragazzi del Paraguay, appunto, e chi li aiuta.
Forse anche a Cremona ci sono violini, violoncelli, viole, viole d’amore e contrabbassi che a un certo punto della loro vita vengono buttati tra ciò che le sette note risuonare non fa più? Ci sono speranze di una seconda vita post-consumistica anche per le arpe, i flauti, i pianoforti sgangherati: in Italia forse ci si è fermati alla canzone di Vinicio Capossela?

violin (Photo credit: firepile), per pochi