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Avete presente il detto "battere il ferro finchè è caldo"? Ebben questo ferro è molto più che caldo, anche l'aggettivo bollente non rende perfettamente l'idea per lo scopo di questo filmettino che ammette subito la propria colpa dichiarandosi ispirato al film di Oren Peli e immettendosi nel mare magnum dei sequels di Paranormal activity piazzandosi addirittura prima di Paranormal Activity 2, uscito quasi in contemporanea.
Infatti quando uscì questo film si intitolava Paranormal Activity 2 - Tokyo Night ma essendo un qualcosa totalmente estraneo alla serie ufficiale ( anche se qualche riferimento all'originale c'è nei dialoghi tra i due fratelli), da buon sequel apocrifo, poi ha perso il numeretto usurpatogli dal seguito ufficiale.
Però si fregia nella locandina del titolo di sequel giapponese orginale.
Insomma poche idee ma in compenso ben confuse giusto per lucrare un po' di interesse in più da parte dello spettatore occasionale.
Che dire di questo film?
Poco o nulla.
Da piccolo mi dicevano sempre che i giapponesi erano degli artisti nel riprodurre le cose che vedevano in giro per il mondo.
A livello cinematografico ora siamo abituati a Hollywood che ,sempre più stanca e priva di idee, guarda al proprio passato autorifacendosi oppure dà un'occhiata intorno e cerca di rubacchiare qua e là idee dal cinema europeo e orientale ,spesso cooptandone gli autori perchè si sa che lì circolano parecchi soldi e al di qua dell'Atlantico o nella terra del Sol Levante molti meno.
E che cosa accadrebbe se succedesse il contrario? Cioè se il cinema giapponese di oggi si mettesse a rifare Hollywood?
Ne vien fuori un bel pastrocchio che in questo caso si chiama Paranormal Activity-Tokyo Night
Il film di Nagae si rapporta però col primo film, mondandone alcuni aspetti deleteri (riducendo al massimo le sequenze in cui al fast forward la coppia del film di Oren Peli si riguardava la nottata) e cercando di aggiungere altri elementi a dir la verità poco riusciti come il brano della sensitiva o quello dello sciamano che è oltre il limite della credibilità.
E viene attenuata anche quell'aria fintodilettantesca con riprese che dimostrano un certo savoir faire con la telecamera.
Anche se non si capisce lo stesso come mai succedono le peggiori cose e il protagonista non dimentica mai di accendere la telecamera, anche a costo di rischiare la vita.
SPOILER SPOILER SPOILER Il film di Nagae però poi sembra ricordarsi di essere giapponese con un inattesa svolta in senso J-horror col classico fantasmino che cammina come Frankenstein e con i capelli corvini che gli coprono la faccia.
E quindi il corto circuito è completo.FINE DELLO SPOILER FINE DELLO SPOILER FINE DELLO SPOILER
Pur discostandosi dall'originale per un finale diverso e pur notando una regia appena migliore, la visione di questo film è assolutamente pleonastica se già si è visto l'altro.
A dir la verità era superflua anche la visione dell'originale per quanto mi riguarda...
( VOTO : 4 / 10 )
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