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Parapendio: Littamé vince in Coppa del Mondo. Patrucco è pronto alla traversata dell’Italia

Creato il 24 aprile 2015 da Sportduepuntozero

parapendioIl cielo di Baixo Guandu, cittadina nello stato di Espírito Santo in Brasile, si è tinto di azzurro, con la vittoria del torinese Marco Littamé nella prima tappa di Coppa del Mondo 2015 di parapendio. Il pilota di Gassino, due volte campione italiano e già da tempo in nazionale, si è stabilito nelle prime posizioni della classifica già nelle prime giornate, raggiungendo la vetta nella settima e ultima prova. L’argento è andato al venezuelano Ally Palencia, il bronzo allo svizzero Urs Schoenauer. Migliore tra le donne la polacca Klaudia Bulgakow. La gara ha coinvolto 115 piloti in rappresentanza di 27 nazioni. Tra questi anche numerosi azzurri, tra cui il trentino Nicola Donini, campione italiano 2013, a segno nella prima manche e secondo nelle ultime due. I prossimi appuntamenti della Coppa del Mondo si terranno in Portogallo, Svizzera, Spagna e India, prima della finale in Messico.

Per un’impresa torinese terminata ce n’è un’altra, ancora piemontese, che sta per cominciare. Il protagonista è Pierandrea Patrucco di Loranzè d’Ivrea, volto noto nel mondo del volo libero, due volte tricolore di parapendio e due volte vincitore della World XContest biposto. Nei cieli ha trascorso qualcosa come 18 mila ore e può raccontare di aver attraversato l’Italia da ovest a est, partendo dal Principato di Monaco e giungendo in Friuli, fermandosi solamente a causa del maltempo quando stava per attraversare il confine con la Slovenia.

La nuova avventura si concretizzerà a maggio e prevede la traversata della penisola dalle Alpi alla Sicilia, senza l’utilizzo di mezzi di trasporto se non il parapendio; decollo, volo, atterraggio e sosta nel punto in cui ha toccato terra, in attesa del volo successivo. “La data di partenza è ancora da decidere, così come la rotta precisa, impossibile da stabilire a priori” spiega Patrucco, “il tempo impiegato dipenderà dal tempo, dalle nuvole, dai venti e dalle mie gambe, anche se spero di doverle usare il meno possibile; a noi piloti piace volare, non camminare”.

In questo tipo di viaggio, che Pierandrea è solito definire “volo bivacco”, potrà contare sul variometro, lo strumento che segnala la presenza di correnti ascensionali, l’unica “spinta” utilizzabile per prendere quota, e su un gps, che traccerà il suo percorso e lo mostrerà sul web in tempo reale. Ma dovrà contare soprattutto sulla sua abilità ed esperienza, sui segnali della natura circostante e sulla sua grande passione.


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