Io rimango contraria al parcheggio da undici milioni di euro in Piazza Primo Maggio – peraltro molto impopolare in città e, mi sento di dire, anche tra alcuni sostenitori di Sel. La mia contrarietà però difficilmente avrà conseguenze pratiche: probabilmente i cantieri partiranno prima delle elezioni, a metà aprile. Non ho ancora abbastanza esperienza di queste cose, ma non credo che sarà facile fermare l’opera. Non per la penale: ritengo sia comunque meglio pagare una penale, pur salatissima, che spendere il doppio in un progetto dannoso. Piuttosto, non mi è chiaro come gli avversari di questo progetto pensano di poterlo fermare. Quando mi sarà chiaro, commenterò più nello specifico. Altrimenti si rimane nel campo vago delle promesse elettorali.
Honsell promette, ma più ufficiosamente che ufficialmente, di voler togliere i parcheggi a raso in piazza. Speriamo: sarebbe il minimo. Questa tra l’altro è una battaglia che sarà più facile fare.
La mia posizione è sempre la stessa: il traffico automobilistico non va assecondato e nemmeno spostato. Va ridotto. Honsell parla ‘traffico parassitario’ di gente in cerca di parcheggio: sarà senz’altro una componente del traffico cittadino, ma non è quello il problema. Anche perché, facile com’è lasciare la macchina in divieto e farla franca, c’è chi gira ben poco in cerca di un parcheggio consentito. Non è raro vedere automobili in divieto a tre metri di distanza da uno stallo libero. Finché non si sarà risolto questo problema, si può anche promettere di togliere tutti gli stalli a raso del mondo e dell’universo: la gente ci lascerà la macchina lo stesso.