Parco Cinque Terre
Se amate i paesaggi costieri, le ripide vallate e i pendii che scendono sul mare, allora il parco nazionale che stiamo per descrivere in questo approfondimento è proprio quello che fa per voi. Nell’articolo parleremo, infatti, del Parco Nazionale delle Cinque Terre, paesaggio naturale unico nel suo genere e certamente da visitare e ammirare. Il Parco insiste nella regione Liguria e ricade nella provincia di La Spezia. Si chiama delle “ Cinque Terre” perché comprende 5 comuni che si trovano alla stessa distanza l’uno dall’altro. Il nome “Terra”, in questo caso, è di derivazione medioevale e significa “borgo”. Il Parco delle Cinque Terre è un fulgido esempio di come la laboriosità dell’uomo e la bellezza della natura si siano sapute fondere in un connubio equilibrato ed inscindibile. Coste, mare, pendii, borghi e sentieri convivono pacificamente con una flora e una fauna tipicamente mediterranee e da tutelare e proteggere.
Caratteristiche
Il Parco delle Cinque Terre si estende su un’area costiera che abbraccia cinque comuni: Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore. Si tratta di zone marine abbarbicate sulla roccia che scende verso il mare. La superficie terrestre del Parco e di quasi quattromila ettari. La sede dell’Ente Parco si trova a Riomaggiore. Il territorio, come già detto, si distingue per la particolare struttura e composizione del paesaggio, fatto di rocce terrazzate che scendono verso il mare. Queste rocce, molto resistenti per via della trasformazione subita nel corso delle ere geologiche, danno vita ai famosi “muri secchi”, terrazze che resistono sulla parete rocciosa senza necessità di ulteriori supporti o legamenti artificiali. I muri secchi sono stati creati sfruttando proprio la forma e la particolare struttura delle pareti di roccia. Su queste terrazze vengono coltivate le viti da cui provengono i rinomati vini liguri. Le spiagge sono, invece, composte da sabbia e ciottoli e da insenature che si intersecano con le pareti rocciose per dare vita ad ambienti, sentieri e grotte di rara bellezza. Il paesaggio delle Cinque Terre è complessivamente ripido e terrazzato, non esistono aree pianeggianti, ma è proprio questa la bellezza del luogo, un posto unico dove l’uomo e l’ambiente hanno saputo interagire e convivere pacificamente.
Storia
Il Parco Nazionale delle Cinque Terre è stato istituito nel 1999, mentre l’area, nel 1997, è stata riconosciuta dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità. Nello stesso anno venne anche emesso il decreto di riconoscimento dell’Area Marina Protetta. Il riconoscimento Unesco delle Cinque Terre arrivò assieme a quello di altri territori, ovvero Porto Venere e le isole Palmaria, Tino e Tinetto. Due anni dopo, per l’importanza e il valore storico, culturale e ambientale delle Cinque Terre, venne emesso il decreto istitutivo del Parco. Numerosi sono stati gli sforzi istituzionali tesi a valorizzare quest’ area così unica e suggestiva. La promozione del Parco è stata intensa, anche grazie a campagne di stampa e comunicazione che hanno reso possibile la costante diffusione e divulgazione di tutti gli eventi che ruotano attorno a questo magnifico territorio. Eventi, prodotti tipici, sentieri, borghi marinari, castelli, santuari, valli, boschi e pendii costituiscono il “patrimonio” del Parco, patrimonio che è arricchito da flora e fauna tipiche dei paesi mediterranei. Il clima delle Cinque Terre è, infatti, prettamente mediterraneo, con estati secche e inverni miti.
Flora e fauna
La particolare conformazione del territorio e del clima rende le Cinque Terre adatte a ospitare flora e fauna mediterranea. Tra la flora arborea si ricordano i pini marittimi, i pini di Aleppo, castagni e sugheri, mentre per quella erbacea citiamo il finocchio di mare, la cineraria marina ed arbusti come timo, rosmarino, lavanda ed elicriso. Le zone costiere presentano anche numerose varietà di piante grasse, facilmente visibili appena si percorrono i sentieri dei borghi marinari. Molto ricco è anche il patrimonio faunustico, tra cui spiccano uccelli come il gabbiano reale, il falco pellegrino e il corvo imperiale. Presenti anche i mammiferi, tra cui il ghiro, la faina, la talpa, il tasso, la donnola, la volpe e il cinghiale. L’ambiente mediterraneo favorisce anche la presenza di rettili, quali la lucertola, il ramarro, il biacco e la vipera, mentre tra gli anfibi si ritrovano le rane e le salamandre.
Come visitarlo
Il Parco delle Cinque Terre si può visitare tutto l’anno: il clima mite rende infatti possibili le escursioni anche nei mesi invernali. In estate, naturalmente, trionfa il turismo costiero, specie per gli amanti degli antichi borghi marinari dove si ritrovano ancore delle barche tipiche di un passato difficile da dimenticare. Il Parco è raggiungibile in treno, in auto, in nave o battello e in aereo. Il soggiorno nei luoghi del Parco viene garantito dalla presenza di affittacamere e Bed and Breakfast. Il Parco offre anche la possibilità di visitare e percorrere i sentieri a piedi e di praticare il trekking. Eventi, sagre e manifestazioni consentono anche di gustare i prodotti tipici del Parco, come il limoncino, le acciughe salate di Monterosso, il pesto con il basilico del Parco, lo sciacchetrà, pregiato vino simbolo delle Cinque Terre, la salsa verde ai pinoli ( fatta con pinoli e rucola) e la salsa del Corniolo, rinomato sugo a base di peperoni e acciughe. Ulteriori informazioni sulle visite e i soggiorni al Parco, sul sito dell’Ente gestore raggiungibile a questo link: www.parconazionale5terre.it.