Il 1° maggio eravamo entrambi di festa così abbiamo pensato di fare una passeggiata. Con una coppia di amici che hanno le figlie della stessa età dei Child siamo andati al Parco degli uccelli, a Giugliano in provincia di Napoli sul Lago Patria.
Avevo visto l’offerta su groupon e mi era sembrata allettante, c’era questo parco naturalistico con 40.000 ettari di terreno adibiti al pic nic, area giochi pervi bambini, canoa, tiro con l’arco, piccola fattoria, bar, servizi e ristorante.
Sinceramente non ci è piaciuto tantissimo. Era pieno di zanzare e non abbiamo visto nemmeno un uccello! Ma qualche rara sì
I miei amici si erano portati la tenda che si lancia in aria e si apre da sola acquistata da Decatlon e i bambini lì dentro si sono divertiti un mondo!
Poi abbiamo fatto il pic-nic straiati sulla stuoia e dopo mentre noi adulti chiacchieravamo loro si sono messi a giocare con i freesby.
Purtroppo perché era un giorno festivo non si poteva fare né la canoa né il tiro con l’arco ma solo il quad e il giro in corriera, siccome non c’interessava abbiamo pensato di andare a visitare la Solfatara a Pozzuoli, che dista da lì solo 15 minuti.
C’ero stata in gita scolastica da bambina e mi ricordavo delle bolle di fango, tanto vapore e una puzza di zolfo … in effetti mi ricordavo proprio tutto
Però ai bambini è piaciuto molto, si sono divertiti una volta che hanno superato l’istintiva repulsione vero l’odore forte di zolfo. C’erano perfino persone che erano andate lì a festeggiare il primo maggio, perché c’è un’area ristoro e un area pic-nic adiacente ad un bel boschetto di Querce.
Noi essendo arrivati tardi (alle 18:30 chiude) siamo riusciti solo a visitare il cratere.
C’era la famosa fangaia con queste bolle puzzolenti J che raggiungono la temperatura di 160° e sono ritenuti eccellenti per la cura dei reumatismi.
Il vecchio pozzo dell’acqua minerale, dicono avesse un lieve sentore di limone ma ormai è asciutto anche se c’era scritto che stanno facendo nuovi scavi oltre i 20 m di profondità per cercare nuove sorgenti.
La cava di pietra trachite, che testimonia l’antica attività mineraria che inizialmente si faceva a mano e poi anche con l’ausilio di macchine. Che si usava per la produzione di bianchetto e allume, ed ha funzionato fino agli anni ‘50.
Le stufe antiche detta dell’inferno e del purgatorio utilizzate come saune naturali e per la cura delle affezioni respiratorie, infatti la solfatara era molto famosa come stazione termale. Dagli antichi romani fino a tutto il 1800.
Infine la parte più caratteristica la Bocca Grande dove prorompe La grande fumarola del Vulcano Solfatara. C’era un tabellone dove era riportato un articolo di un giornale secondo cui la Solfatara era il nuovo Viagra, io non so se funziona però per sicurezza Superdaddy (come potete vedere dalla foto) si è fatto un giro tra i vapori del vulcano, non si sa mai