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Parco dell’Etna, ricchezza per l’uomo

Creato il 26 febbraio 2014 da Makinsud

Nei giorni scorsi, il territorio di Piedimonte situato nel catanese, alla pendici dell’Etna, è stato oggetto di un importante sopralluogo.

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I controlli, svolti da un gruppo di tecnici dell’Ente Parco e del Comune di Piedimonte, sono serviti a rilevare le problematiche relative alla funzionalità e allo stato di degrado delle Case Bevacqua, un antico complesso rurale di interesse storico. L’accordo tra il Parco dell’Etna e il Comune di Piedimonte, punta alla realizzazione di un progetto di recupero di queste strutture, finalizzato ad incrementare il turismo, regalando ai visitatori del Parco l’aspetto originale del complesso rurale, e un valido punto di riferimento per la zona C del Parco. Infatti, i lavori da eseguire, oltre al recupero architettonico delle strutture, puntano a trasformarle internamente in edifici fruibili dai turisti, adibiti a foresteria, a punto di appoggio per l’escursionismo, a sala ristorazione e a sala museale.

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Ciò che emerge con piacevole sorpresa,  è il rapporto di collaborazione tra l’Ente Parco e i vari comuni esistenti al suo interno, in questo caso il comune di Piedimonte, necessario  per poter creare progetti a favore della tutela della natura e del turismo. I vari organi competenti uniscono le forze per recuperare quelli che rappresentano dei punti di forza del Parco, al fine di incrementare l’economia locale. Gli edifici in questione sono antiche abitazioni e magazzini collocati in un’area che in passato era caratterizzata da vigneti. Il passo successivo al sopralluogo, è la gara d’appalto per l’assegnazione dei lavori di recupero delle Case Bevacqua, previsti dal progetto, in seguito a un finanziamento di 1 milione e 400 mila euro, da parte del Dipartimento dell’Ambiente dell’Assessorato Regionale del Territorio.

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Tutto questo rappresenta un esempio di come il recupero e la salvaguardia di beni architettonici, ma anche quelli ambientali, siano strettamente collegati ai vantaggi economici del posto, attraverso il richiamo del turismo. Tali benefici che si riflettono nell’area del Parco, sono legati tra loro in un rapporto di dipendenza degli uni dagli altri. Infatti, in relazione alla tutela e al recupero dei beni architettonici e paesaggistici, è legato l’incremento dei visitatori nel territorio etneo. Dal turismo scaturiscono bisogni di ricreazione e ristoro che, a loro volta creano posti di lavoro. Pertanto, se si sa sfruttare il potenziale di determinati luoghi, nel rispetto dell’ambiente, è possibile mettere in moto l’occupazione e l’economia, che il recupero delle Case Bevacqua sembra rappresentare.


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