Parco Pollino
E’ l’area protetta più estesa d’Italia e del Sud Italia. Al suo interno è custodito un paesaggio di incommensurabile storia e bellezza. I suoi monti, innevati per il resto dell’anno, caratterizzano questo territorio che abbraccia ben due regioni del Sud: Basilicata e Calabria. Stiamo parlando del Parco nazionale del Pollino, area che prende il nome dal massiccio montuoso che si trova al centro delle tre catene montuose più note di questa zona meridionale: il monte Orsomarso e, più isolato, il monte Alpi. Il parco del Pollino è il luogo ideale per visitare un classico paesaggio di montagna nel cuore del Meridione d’Italia, ma è anche un luogo per praticare trekking, escursionismo e passeggiate lungo sentieri ricchi di storia e di tradizione.
Caratteristiche

Storia
Il Parco nazionale del Pollino ha una storia antica. I massicci montuosi si sono originati nelle più lontane ere geologiche, mentre il territorio montano è stato abitato da popoli e culture diverse. Il tardo Medioevo e l’inizio del Rinascimento furono caratterizzati da insediamenti di popoli albanesi che trasferirono nelle zone calabre e lucane tutte le loro abitudini, usi e costumi. I centri fondati da questi popoli conservano ancora quell’antico folclore. Del Parco del Pollino e della sua valorizzazione si iniziò a parlare già dalla fine degli anni ’50 del secolo scorso. Progetti, studi e ricerche puntavano a tutelare un patrimonio naturale di inestimabile valore. Il discorso venne ripreso nel 1988, quando si istituì ufficialmente il Parco. Altri interventi di perimetrazione furono fatti nel 1990 e infine, nel 1993, si insediarono gli organismi amministrativi. Il Parco del Pollino è stato anche oggetto di importanti incontri e conferenze in cui si è parlato di idee e progetti per valorizzarlo. Molte proposte, però, sembrano siano cadute nel vuoto, tanto da far meritare a questo parco, l’appellativo di “parco fantasma”. Gli aggettivi ingrati non rendono però giustizia a questo territorio che custodisce una flora e una fauna rarissime e da proteggere a tutti i costi.
Flora e fauna
L’emblema del Parco del Pollino è il pino loricato, specie rara che si trova solo nei Balcani. Il pino loricato vive nelle cime più alte e ripide, mentre nelle altre zone montuose si trovano faggio, abete bianco, aceri, pino nero, querce e castagni. Con le temperature rigide tipiche dei monti, molte specie vegetali non sono in grado di sopravvivere. A primavera si osservano fioriture di orchidee, di genziane, campanule e viole, mentre in estate compaiono il giglio rosso, anch’esso molto raro, e molte piante officinali e aromatiche, tra cui il timo, la santoreggia e la lavanda. Presenti anche i frutti di bosco come le mele selvatiche, le fragoline di bosco e il lamponi, che maturano nei sentieri e nelle radure soleggiate. Ricca anche la fauna, che annovera, tra l’altro, aquila reale, picchio nero, gracchio corallino, lanario, falco pellegrino, gufo reale e corvo imperiale. presenti anche il lupo appenninico, la lontra, il capriolo, il gatto selvatico e cervo e grifone, questi ultimi introdotti di recente.
Cosa vedere
Il Parco del Pollino ospita numerose riserve naturali orientate ( gole, valli), corsi d’acqua e cime montuose particolari e caratteristiche, tra cui le timpe. Nel Comune di san Severino Lucano, a circa 1500 metri di altitudine, si trova il santuario della Madonna del Pollino, meta di numerosi pellegrinaggi da parte della gente del luogo e non solo.
