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Parco San Gaetano Errico di Secondigliano, dimenticato tra erba alta e degrado

Creato il 27 maggio 2015 da Vesuviolive

Parco San Gaetano Errico di Secondigliano, dimenticato tra erba alta e degrado

“Caro Assessore della VII Municipalità, si metta nei miei panni: lei cosa farebbe per riportare il Parco San Gaetano Errico di Secondigliano a una parvenza di pulizia, di civiltà e di bellezza?”. Così recitava l’incipit di una mail che una cittadina del tanto chiacchierato quartiere a Nord di Napoli, ha inviato svariate volte all’indirizzo mail dell’assessorato della VII Municipalità di Napoli. E ancora oggi quell’interrogativo resta inevaso, quella mail giace inascoltata in chissà quale dimenticata casella postale, come dimenticato è infatti anche il Parco San Gaetano Errico.

Il parco San Gaetano Errico, che dispone di due ingressi (uno principale in Viale delle Galassie e uno secondario in Corso Italia – ndr), si estende su una superficie di ben 33mila metri quadrati; presenta a sinistra dell’ingresso una struttura in mattoni adibita a garitta di sorveglianza e sulla destra un campo di bocce. Al centro vi è uno specchio d’acqua, un laghetto artificiale con innumerevoli pesci rossi con un pontile in legno, nei cui pressi è situato un piccolo anfiteatro per eventi rivestito in mattoni rossi. L’area è caratterizzata per le attrezzature dedicate allo svago, sopratutto per i bambini: 3 aree gioco per i piccoli con scivoli, altalene e altri giochi realizzati in plastica, legno e ferro che si dipanano su di un tappeto di suolo morbido per attutire le cadute dei bimbi che qui di pomeriggio si recano a giocare e a divertirsi; una pista di pattinaggio, e ben tre campetti di calcio, che possono essere utilizzati anche per il tennis o il basket: è proprio qui che nugoli di ragazzi accorrono per giocare, cominciare interminabili partite, popolando il Parco San Gaetano Errico.

Parco San Gaetano Errico di Secondigliano, dimenticato tra erba alta e degrado

Non mancano le aree per la sosta, le toilettes pubbliche e i percorsi pedonali che si snodano lungo i sentieri tra gli alberi e le aree verdi a prato dove i ragazzi fanno abitualmente jogging. Il parco, inaugurato circa 7 anni fa, è stato dedicato a Gaetano Errico, santo patrono molto amato dal quartiere, come molto amato era anche il parco all’inizio della sua apertura. Oggi purtroppo il parco pubblico versa in uno stato di abbandono e degrado totale: l’erba incolta cresce altissima, le siepi non vengono più curate, né potate; i cestini per l’immondizia sono pressoché divelti e il laghetto artificiale non gode di una pulizia da tempi immemori.

Parco San Gaetano Errico di Secondigliano, dimenticato tra erba alta e degrado

Intervistando il personale addetto alla custodia del parco, noi di VesuvioLive.it ci siamo accorti che più volte i cittadini e la sorveglianza preposta, hanno segnalato al Comune di Napoli, che il Parco San Gaetano Errico avesse bisogno di manutenzione e tutela. «Il problema è che i giardinieri del Comune, anche se venissero a fare il loro dovere, il Comune di Napoli non avrebbe i soldi per pagare lo smaltimento delle fronde e di tutta l’erba tagliata» si confida un custode amareggiato; chissà, forse per l’amministrazione preposta sarebbe troppo impegnativo predisporre un’area di compostaggio all’interno del parco stesso? Se tutta l’erba tagliata macerasse con il sole e con la pioggia, naturalmente, in un’area del parco, senza dover pagare nessuno smaltimento, forse sarebbe troppo scomodo: il Comune poi come potrebbe rimpinguare le sue casse silenziosamente e senza dare nell’occhio?

Parco San Gaetano Errico di Secondigliano, dimenticato tra erba alta e degrado

I giovani del quartiere provano a darsi da fare: varie associazioni culturali con il chiaro scopo di riqualificare e rivalorizzare il territorio, organizzeranno alcuni eventi; il prossimo in calendario è previsto per venerdì 19 giugno: l’associazione LARSEC popolerà il Parco San Gaetano Errico con il Secondigliano Block Party, una sorta di evento musicale per sensibilizzare il cittadino alla problematica che la villa sta vivendo. Attraverso quindi un festival insolito, svolto tra panchine e ciuffi d’erba alta, i ragazzi di Secondigliano cercheranno di “dare nell’occhio” per riportare il Parco all’antico entusiasmo e alla vecchia bellezza. Basterà? Cosa succederà dopo il concerto? O almeno, le Istituzioni interverranno prima che le chitarre siano accordate?


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