Parco Vallo di Diano
E’ un territorio ricco di storia, cultura e tradizione. In questo luogo il passato vive ancora e anima un turismo che fa ben sperare per il futuro. Il paesaggio è collinare e montuoso, attraversato da fiumi e vallate. Stiamo parlando di Vallo di Diano, area compresa nel famoso Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Il riconoscimento ad area protetta è arrivato nel 1991, mentre nel 1997 è arrivato quello dell’Unesco che ha dichiarato proprio Vallo di Diano “Riserva della biosfera”. In un precedente approfondimento dedicato al Parco del Cilento, ci siamo ampiamente occupati delle caratteristiche, della flora e della fauna di questo territorio. Per tale motivo rimandiamo la lettura a questo articolo. In questa sede vogliamo invece parlare proprio del territorio circoscritto proprio nella porzione collinare chiamata Vallo di Diano. Questo vasto lembo di terra, compreso come già detto nell’area del Parco del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, gode di una storia millenaria e di un paesaggio tipico che è giusto ricordare.
Caratteristiche

Storia
La storia del Vallo di Diano è antichissima e trae origine dalle ere geologiche più importanti. Nel Pleistocene, l’area era attraversata da un lago che ha contribuito a creare quella conformazione rocciosa particolare che attrae ogni anno diversi studiosi e ricercatori. La sua particolare posizione geografica ne ha fatto anche un ‘importante via di transito e di accesso ai territori del Sud Italia. Nel 128 a.C i Romani la delimitarono usandola proprio come crocevia per le loro dominazioni nei territori meridionali e nel 418 d.C i Visigoti la attraversarono per compiere la loro invasione. La storia recente del parco Vallo di Diano è invece ricca di successi e riconoscimenti. L’anno dell’istituzione del Parco è il 1991, mentre i riconoscimenti di portata internazionale arrivano nel 1997 e nel 1998 con la dichiarazione di “Riserva della Biosfera” e di Patrimonio dell’Umanità. Entrambi i riconoscimenti arrivano dall’Unesco, a dimostrazione che anche il territorio italiano è meritevole di tutela e di apprezzamento anche a livello internazionale. La Riserva della biosfera è un’area dove viene protetta la biodiversità e viene promosso lo sviluppo e l’interazione tra la natura e la cultura. Nel mondo si contano circa 350 “riserve della biosfera” e ciò indica come ormai le aree da tutelare a livello mondiale si stiano riducendo progressivamente.
Flora e fauna
Il Parco Vallo di Diano è caratterizzato da un’ampia biodiversità, cioè dalla presenta più o meno variegata di specie vegetali e animali. Alcune sono endemiche, cioè tipiche della zona e del paesaggio montano, altre sono rare, quasi a rischio di estinzione e per questo meritevoli di protezione e tutela. Nel fondovalle si coltivano viti e alberi da frutto, mentre ad altitudini più elevate si trovano pioppi e salici. Sulle colline si ritrovano boscaglie miste tipiche del paesaggio mediterraneo, cespugli, siepi, ginestre odorose, prugnoli e boschi di carpino nero, castagno e cerro. Questi boschi si possono presentare misti ad altre specie o singoli. Sulle altitudini montante si trovano piante come camomilla, genziana, lavanda e finocchio. Presenti anche altre piante aromatiche. Sulle vette superiori ai 1600 metri si ritrovano prati di dolina e lunghi pendii erbosi che fanno parte delle specie endemiche. Il Parco del Vallo di Diano presenta una fauna composta da qualche mammifero e da uccelli rapaci. Tra queste spiccano il gatto selvatico ( che scende dai pendii), il lupo ( sui monti), il barbagianni, la civetta, il gufo reale, il nibbio reale, lo sparviero e il gheppio. Nel Parco Vallo di Diano è tornata a nidificare anche l’aquila reale, che sosta in prossimità del Monte Cervati. Nei boschi di faggi si ode il suono del picchio nero, verde e di quello rosso. In diminuzione, invece, gli esemplari di gracchio corallino e di coturnice. Resistono, per fortuna, quelli di corvo imperiale. Il Vallo di Diano è anche la sosta preferita degli uccelli migratori, tra cui la beccaccia, la gru, il falco pescatore, il germano reale, gli aironi bianchi e rossi e l’albanella.
