Parco Vesuvio
Questo Parco si estende su una superficie molto piccola, forse la più piccola d’Italia. Nonostante tutto, però, si tratta sempre di uno dei Parchi più belli della Penisola. A rendere suggestivo il paesaggio sono i sentieri vulcanici ed ambienti ricchi di storia e di natura. Stiamo parlando del Parco nazionale del Vesuvio, area protetta istituita nel 1995. Gli obiettivi che hanno portato all’istituzione del Parco rientrano nell’ambito della valorizzazione e della promozione dell’ambiente naturale e delle attività culturali. La finalità del Parco è anche quella di proteggere l’interazione delle attività umane con il paesaggio naturale che delimita questa splendida area vulcanica. La visita al Parco del Vesuvio rappresenta quindi un modo per conoscere e per riappropriarsi di un ambiente naturale unico nel suo genere ma sempre straordinario.
Caratteristiche

Storia
Il Parco Nazionale del Vesuvio ha una storia lunghissima che affonda le sue radici nelle più lontane ere geologiche. Gli sconvolgimenti preistorici diedero infatti origine ai vulcani e alle discese laviche i cui resti persistono ancora oggi. In questo territorio caratterizzato da valli di lava è poi emerso un paesaggio con un terreno fertile e facilmente coltivabile. I prodotti di questa terra sono infatti tra i più gustosi e prelibati del mondo e se non fosse per le attività umane, che in alcuni luoghi della Campania hanno causato l’inquinamento di interi terreni agricoli, vedi il caso della “terra dei fuochi”, i prodotti campani sarebbero certamente i migliori del mondo. Il territorio fertile attirò in passato anche le comunità degli antichi Romani, che si stabilirono alle falde del Vesuvio per dedicarsi alle attività agricole. Il vulcano è anche tristemente noto per la catastrofica eruzione che nel 79 d.C portò all’intera distruzione di Ercolano e Pompei. Oggi, i resti di queste due antiche località attirano milioni di turisti da ogni parte del mondo. Per quanto riguarda la storia recente, l’istituzione del Parco venne prevista con la legge quadro del 1991, mentre il decreto definitivo venne emanato nel 1995. All’interno del Parco si trova anche la discarica di Cava Sari, sita nel comune di Terzigno, oggetto di un’annosa polemica che ha assunto una certa importanza anche a livello nazionale.
parco vesuvio: Flora e fauna
Nonostante la piccola superficie, il Parco nazionale del Vesuvio vanta un patrimonio florofaunistico davvero invidiabile. La flora conta tantissime specie tipiche della macchia mediterranea, mentre la fauna, specie rare, endemiche e da proteggere. Nella parte più arida si trovano le foreste, reinserite dall’uomo per evitare fenomeni franosi, mentre sul versante del Monte Somma, più umido, si trovano dei boschi misti. La fauna annovera il coniglio selvatico, la faina, la lepre, la volpe e il moscardino. Per quanto riguarda gli uccelli spiccano lo sparviero, la poiana, il gheppio, il pellegrino, l’Upupa, la tortora colombaccio, il picchio rosso maggiore, il codirossone, il passero solitario, il codibugnolo, il picchio muratore, il corvo imperiale e la cincia mora. In inverno sono presenti anche la beccaccia e il tordo. Durante la migrazione appaiono tante altre specie di uccelli provenienti dall’area sud sahariana. Presenti anche alcune specie di rettili, tra cui il ramarro e il biacco, quest’ultimo è un serpente del tutto innocuo. Il Parco del Vesuvio è anche animato da tante farfalle colorate che di notte e di giorno volano sopra le magnifiche fioriture primaverili della flora tipica di quest’area vulcanica.
