La domanda è lecita e se la pone Alessandro Zan, deputato Sel ed esponente movimento gay. "C'è da chiedersi quale sarà la politica di Michaela Biancofiore sui gay. La neo sottosegretaria alle Pari Opportunità fedelissima di Berlusconi sembra una scelta infelice per un dicastero a cui sono demandate anche scelte politiche sul fronte dei diritti gay. Già in questo governo il tema delle unioni civili o del matrimonio gay è stato espulso, ora con la Biancofiore, che ha avuto modo in passato di esprimere la sua contrarietà alle unioni omosessuali, sembra che si voglia scegliere una politica fondata più sulla fedeltà a Berlusconi che su scelte politiche nuove ed europee".
La domanda di Zan è lecita visti gli illustri precedenti della neo sottosegretaria. Durante una puntata di Klauscondicio, il talk show di Klaus Davi in onda su Youtube disse: "Ribadisco il mio no ai matrimoni gay. Pur rispettando l'apertura del presidente Berlusconi, sono dell'opinione che le unioni gay non siano assolutamente una priorità per gli italiani e che ora sia importante garantire la stabilità economica ai nostri connazionali: la loro necessità è portare a casa il cibo, pranzo con cena".Continua la Biancofiore: “ [...] chi va con i trans ha seri problemi di posizionamento sessuale. Capisco i trans che si operano, ma non vedo perché si dovrebbe consentire un matrimonio tra un 'uomo uomo' e un 'uomo che vuole sembrare donna e mantiene l'organo maschilè. Lo apprezzerei piuttosto se facesse l'operazione. Questi mix strani mi lasciano perplessa: uno o si sente uomo o donna".
E conclude: "Gli italiani sono tendenzialmente contrari ai matrimoni gay perche noi restiamo un popolo profondamente cattolico. Detto questo, ho il massimo rispetto per tutte le forme di amore".
Un precedente di non poco conto per la neo sottosegretaria alle Pari Opportunità.