L’entrata del cimitero è al n. 35 di rue Picpus, dietro un cancello dipinto di un bel blu cobalto.

E blu cobalto sono anche i serramenti degli edifici tutti bianchi che fanno da cornice al cortile al fondo del quale si arriva alla Cappella di Notre Dame de la Paix de Picpus


E' una cappella molto semplice curata dalle suore del Sacro Cuore, non ha orpelli di nessun genere, soltanto due grandi lapidi alle pareti che riportano i nomi delle Personnes qui ont péri à la Barrière du Trône.


In un angolo, quasi nascosta nell'angolo più buio, una piccola scultura di Notre Dame de la Paix, del XV secolo, di cui si dice aver guarito Luigi XIV da una grave malattia.

(la foto non è mia)
Dietro la cappella

attraverso un viale alberato molto suggestivo



si arriva al cimitero in cui aristocratici, povera gente, operai, suore, dopo essere stati decapitati venivano molto democraticamente gettati tutti nella fossa comune scavata ai bordi del giardino. Quando la fossa fu piena ne scavarono una seconda, e dovevano aver messo in conto di andare ancora avanti un bel po' a tagliare teste



visto che ne avevano previdentemente scavata anche una terza. Ma quando anche Robespierre ci rimise la sua, di testa, le esecuzioni finirono e nel 1929, quando la fossa fu scoperta, si vide che era completamente vuota.
Tra le vittime illustri sepolte in questo cimitero, il poeta André de Chénier


e le sedici carmelitane di Compiègne di cui Bernanos racconta nei Dialoghi delle Carmelitane.
Nel 1797, il giardino fu acquistato segretamente dalla sorella di alcuni nobili che vi erano sepolti; in seguito si aggiunsero altre famiglie imparentate con i giustiziati, e oggi alcune di queste famiglie continuano a seppellire qui i propri familiari.

Anche Marie-Joseph Paul Yves Roch Gilbert du Motier Marchese de La Fayette, eroe dell'indipendenza americana, riposa nel cimitero di Picpus accanto alla moglie Adrienne de Noailles, che ebbe mezza famiglia decapitata e gettata nella fossa comune, e questo spiega il perchè il generale sia stato sepolto qui. Dietro sua espressa richiesta la terra con cui venne coperta la bara fu prelevata in America e ogni 4 luglio l'Ambasciatore americano viene ancora oggi a rendergli omaggio. Sulla tomba sventola perennemente la bandiera a stelle e strisce


All'ingresso del cimitero il custode consegna ai visitatori un foglietto con la pianta schematica del cimitero e una brevissima e ultrasintetica storia del luogo, che si conclude con queste parole
Picpus è un luogo di meditazione e di perdono per gli eccessi perpetrati dagli uomini sviati dalle ideologie materialiste, ma anche un legame d'amore e un luogo di speranza nel futuro.