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ll rischio è serio: entrare per comprarsi un jeans e uscire con un divano. O sedersi a un tavolo per bere un tè e ritrovarsi ai piedi le scarpe di lusso sognate da una vita. Attenzione al concept-store, la tentazione è costante, il portafogli in pericolo. Interpretazione contemporanea dell'antico bazar, la grande boutique ultradisciplinare, che mescola moda e libri, arredamento e ristorazione, vizi goderecci e ascetici rimedi, è ormai un marchio parigino.
NUOVE TENDENZE E HI-TECH
Colette, il negozio creatore di tendenze, ha aperto la strada più di 14 anni fa esponendo, sui suoi 700 metri quadri, moda, design, hi-tech, prodotti di bellezza, e inventando un water-bar, diventato celebre. Oggi, altre meravigliose caverne d'Alì Babà gli fanno concorrenza. È il caso di Merci, un loft chic-rétro di millecinquecento metri quadri in un palazzo del XIX secolo. Luogo quasi magico, ispira per le sue soluzioni inedite i creatori internazionali e sostiene azioni solidali in favore dei bambini del Madagascar in difficoltà. Non per niente, grandi firme come Isabel Marant o Stella McCartney hanno accettato di vendere a prezzi scontati, solo da Merci, pezzi in edizione limitata delle loro collezioni. Ma nel multistore, che si distingue anche per una coloratissima merceria, un caffè letterario e un fast-food salutista, gli articoli preziosi (come il banco di scuola degli Anni 50 firmato Arne Jacobsen) si alternano a proposte molto più accessibili, dalle stoviglie da picnic ecologiche ai cd accuratamente selezionati.
BOUTIQUE GOLOSE
Anche il nuovo concept-store Hermès vanta una cornice eccezionale e tipicamente parigina. Proprio di fronte a un tempio dello shopping, Le Bon Marché, la griffe espone tutte le sue collezioni nell'ex piscina dell'Hôtel Lutetia, di cui ha conservato le piastrelle d'epoca e la struttura vintage. In questo spazio, ritmato da una serie di grandi strutture a forma di capanna, si trova una sala da tè con un angolo molto gourmand, Le Plongeoir, che invita a gettare alle ortiche tutti i buoni propositi di dieta con sablé burrosi e torte al pistacchio (20 euro un tè e un pasticcino). I golosi devono sorvegliare la linea (e i limiti della carta di credito) anche, e soprattutto, da Un Dimanche à Paris, il primo concept-store dedicato al cioccolato: lo spazio-boutique propone confezioni regalo tanto scenografiche quanto succulente; il ristorante, menu con piatti ispirati alla preziosa polvere di cacao; l'atelier, un'enorme cucina dove il cliente può trasformarsi in pasticciere e partecipare, sotto la guida di uno chef, alla creazione di una prelibatezza fondente.
MINIMAL SHOPPING
Per controbilanciare una tale opulenza calorica e un'offerta di prodotti da capogiro, s'impone il minimalismo e l'effetto depurativo di Løv Organic: appena 30 metri quadri con muri di mattoni bianchi e scaffali di legno grezzo, sui quali sono allineate 22 varietà di tè e tisane bio in bustine, e altre 38 in confezioni sciolte. Davvero riposante, per gli occhi e per lo spirito. Come il Bar des Artisans, regno delle erbe rare, esotiche, misteriose, da mettere nell'insalata o da prendere come integratori alimentari. Dall'unghia di gatto alla maca, dalle foglie di Yacón al sangre de grado, i prodotti naturali sono esposti in eleganti flaconi trasparenti o in sacchetti molto rustici. L'erboristeria prepara anche spuntini vegani e organizza brunch domenicali conditi con urucum (frutto di origine sudamericana) e alghe klamath. In un contesto molto più sofisticato, promette di privilegiare gli ingredienti naturali anche l'esclusiva marca australiana Aesop, che ha appena aperto un secondo punto vendita a Parigi, dove elegantissimi scaffali di frassino mettono in risalto il packaging raffinato dei prodotti di bellezza.
ACQUISTI UNICI
È mozzafiato il colpo d'occhio nell'originale boutique 180g: l'impressione è di ritrovarsi nel bel mezzo della tavolozza di un pittore. Particolarità del negozio? Scarpe, giacche, camicie, pantaloni (per uomo, donna e bambino) vengono tinti, a mano, nel colore scelto dal cliente, tra più di cento nuance possibili. N°22 Rose Paradis, N°61 Violet Améthyste, N°31 Rouge Cerise? Difficile decidersi. La scelta è vasta anche da Renhsen, regno del jeans made in France, che declina in una panoplia di colori e di forme l'indumento più indossato al mondo per adattarlo al profilo di chi lo compra. Personalizzare i capi d'abbigliamento è anche l'obiettivo del primo café-couture di Parigi. Sweat Shop è un luogo sorprendente: un grande atelier, con un bancone e dieci Singer, dove le clienti possono seguire corsi di cucito (da 20 a 80 euro) degustando un caffè e un dolce bio (5 euro). Si chiacchiera, si mangia un muffin, si cuce una lampo o si ricava una gonna da un paio di pantaloni: nulla si distrugge, tutto si trasforma.
STILE PERFETTO, CREAZIONI PERSONALIZZATE
La capacità di plasmare la materia è una delle virtù della simpatica Emmanuelle Piquart, artista originale e poliedrica, che espone e vende le sue creazioni in un atelier affacciato su una caratteristica corte parigina (prenotare la visita per farsi dare il codice d'accesso). I pezzi più originali di Emmanuelle sono le piccole teste di terracotta (un bouquet di tre esemplari a 540 euro) e le ceramiche per la casa, per tutte le tasche (da 30 euro). Anche Odetta, negozio vintage tra i migliori di Parigi, è piuttosto accessibile, nonostante la qualità dei capi: i prezzi di scarpe, borse, abiti di seconda mano (e di qualche pezzo da collezione firmato Chloé, Louboutin o Vuitton) sono davvero vantaggiosi. Agli oggetti viene offerta una seconda occasione anche da Bulle, boutique ideale per chi ama i mobili originali: oltre a vendere tavoli di campagna trasformati in oggetti di design o vecchi scaffali completamente rinnovati, il negozio propone corsi personalizzati (da 40 euro) per imparare a riciclare la poltrona del nonno o il tradizionale comò, e renderli unici. Come il profumo su misura, da scoprire e preparare al Cinquième Sens, regno dell'olfatto, dove si possono seguire lezioni d'educazione agli odori (da 250 euro per 3 ore) e imparare a riconoscere al primo colpo le essenze, per poi decidere quale si adatta meglio alla propria personalità. Dopo il profumo, perché non tentare di trovare anche lo stile perfetto? Alle Galeries Lafayette, un coach propone un relooking totale (forfait di 200 euro, con prenotazione obbligatoria), per individuare quale taglio di capelli mette in risalto il viso, quale giacca esalta la linea delle spalle, quale tipo di maquillage sottolinea lo sguardo.
E poi, per completare l'opera si può fare un salto da Vhernier. In questa gioielleria tutta italiana, nata a Valenza nel 1984, si trovano gioielli in pavé di brillanti e coloratissimi anelli, spille e orecchini. Lo spazio parigino è stato progettato da Ezio Riva, l'architetto che ha realizzato anche il negozio di via Santo Spirito a Milano. Infine, a relooking completato, l'ultima boutique da non perdere è Le Thé des Écrivains. I suoi magnifici carnet sono l'ideale per annotare pensieri e per metter su carta quel che di Parigi non si vuole scordare. Pregiati, colorati e poetici, i taccuini e i libretti invitano alla scrittura. Il più romantico? Quello dell'Académie Française, con parole d'amore da ritagliare e da infilare sotto il cuscino della persona prediletta.
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