(a proposito, tra i cumuli di diapositive che sto faticosamente catalogando è emersa questa immagine del 1988 con la Piramide in costruzione. Non ricordavo nemmeno di averla scattata, e ritrovarla è stata una piacevole sorpresa)
Novemilionisettecentoventimila sono proprio tanti, sono quasi gli abitanti del Portogallo e più degli austriaci o degli svizzeri, o degli svedesi. Curiosità capziosa e polemica: chissà quale sarà tra questi novemilioni e passa la percentuale di italiani di qui a qualche anno, quando da noi nessuno più ricorderà che un tempo a scuola si studiava la storia dell'arte. Lasuma pèrde.
Il Centre Pompidou
è al nono posto con tremilioni e ottocentomila presenze l'anno,
tallonato al decimo dal Musée d’Orsay con soltanto duecentomila visitatori in meno: tremilioni e seicentomila
.
il Musée du Quai Branly è trentasettesimo con la più che rispettabile cifra di un milione e trecentomila visitatori
Nella lista dei primi cento al mondo non compaiono i musei cosiddetti minori che in quanto a numeri non possono competere con i fratelli maggiori, ma questo non significa che non siano altrettanto interessanti: un po' perchè quasi sempre si tratta di pregevoli collezioni d'arte che un generoso mecenate ha donato alla città, e un po' perchè sono un'ottima occasione per farsi un'idea di com'erano le case in cui vivevano i generosi mecenati di cui sopra o per entrare nell'atelier di un qualche artista, e non sono cose che capitano tutti i giorni.
Undici di questi musei sono completamente gratuiti, (limitatamente alle sole collezioni permanenti, non alle mostre temporanee), e fanno parte della rete dei musei municipali gestiti direttamente dalla Mairie della capitale.
Nella place des Vosges, per esempio, si può visitare la casa di Victor Hugo
, è un po' tetrae sovraccarica di ninnoli e cimeli, senza contare le cineserie che andavano tanto di moda all'epoca,
ma la vista che si gode da quelle finestre è impagabile
Il Musée Carnavalet , un palazzo rinascimentale ampliato dall'architetto Mansart in cui visse anche Madame da Sévigné, è il museo di storia della città di Parigi
Il Museo Cognacq-Jaÿ era la dimora privata dei coniugi Théodore-Ernest Cognacq e Marie-Louise Jaÿ, proprietari dei grandi magazzini Samaritaine
ed espone una collezione di tutto rispetto che comprende perfino un Rembrandt
Tra gli altri musei gratuiti, molto interessante la casa di Balzac nel quartiere di Passy, che all'epoca in cui ci viveva lo scrittore era in aperta campagna.
La casa era dotata di una provvidenziale seconda uscita grazie alla quale lo scrittore tagliava spesso la corda per evitare gli assalti dei numerosi creditori. A giudicare dalle fatture in mostra (era capace di comprare sessanta paia di guanti in un colpo solo) era molto probabilmente afflitto da grave shopping compulsivo
Del Museo Zadkine abbiamo già detto
Il Museo Cernuschi è particolarmente raccomandato agli estimatori di arte dell'estremo oriente
Si passeggia di stanza in stanza cercando di non lasciarsi intimidire dall'imperturbabile e gigantesco Buddha che sovrasta l'entrata della sala dei reperti della dinastia Han.