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Parigi o cara

Creato il 27 gennaio 2011 da Robydick
Parigi o cara1962, Vittorio Caprioli.
Pare il solo film da assoluta protagonista di un personaggio che mi piace molto, persino da bambino ridevo per i suoi irresistibili sketch alla tele. Franca Valeri non era "solo" questo però. Certamente attrice e caratterista, ma anche scrittrice sia di teatro che cinema. E' co-sceneggiatrice di questo film che non esagero a definire unico nella sua originalità! Appartiene ad un genere che nemmeno sapevo esistesse: il "camp".
La milanese Franca interpreta la romana Delia, una prostituta non riconducibile agli stereotipi classici della professione. Raffinata nel vestire, sempre impeccabile nelle pettinature, precisa in tutto. Ha una casa elegante ammantata da un kitsch "sobrio", non volgare. Parla lentamente, sembra di sentire una nenia, senza alzare mai la voce. Lieve accento capitolino che nelle frequenti battute sarcastiche è irresistibile; un fare molto snob e divertentissimo, da seguire con attenzione. Non aspettatevi di ridere insieme a lei, è quasi sempre seria. Molto attenta a non sprecare denaro, che investe anche in attività più o meno lecite con oculatezza.
Si concederà un "Coupe de Theatre": andare a trovare il fratello Claudio che vive a Parigi. Quasi non lo conosce, sono divisi per motivi familiari dall'infanzia. Noia di Roma, voglia d'inseguire un sogno? Fatto sta che parte, e dopo un ritrovarsi col fratello non particolarmente accalorato si ritroverà a vivere da una affittacamere dalla famiglia abbastanza bizzarra. Farà di tutto per raggiungere "la concorde" che diventerà un mito, senza successo. La sua professione riemergerà, quasi un tatuaggio inoccultabile, ma non sarà quello a procurarle il malinconico, bellissimo finale...
Commedia in 2 atti: primo tempo a Roma, secondo a Parigi; esilarante con gusto e intelligenza, pregna di piccoli dialoghi da non farsi sfuggire. Delia non spreca parole e non le manda mai a dire, come si dice. Si finirà per amarla, subirne il fascino, aggarbata e azzimmata com'è nei suoi vestitini graziosi e colorati. Arrivata a Parigi forte e sicura si ritroverà alla fine indifesa, diventerà vulnerabile e il finale, poetico e dolcissimo, con la splendida musica di "Parigi o cara" in sottofondo, commuoverà.
Curiosità: mi hanno riferito, fonte esperta della città e di cinema, che Caprioli ha avuto un gusto particolare nel ritrarre la capitale transalpina, al punto di affascinare con questo film gli stessi registi francesi. Io non l'ho mai visitata purtroppo per cui non saprei dire di persona, ma se conoscete la città penso saprete apprezzare e giudicare.
Bellissimo film, tra i miei Cult !!
Non se ne capisce bene il senso del plot per un po', ma deve essere visto sino in fondo. E' un ritratto di donna tra i più originali che abbia mai visto ed affatto irreale. Che a nessuno vengano in mente paragoni coi puttanai ai quali assistiamo in questi tristi giorni nel nostro paese! Delia è di un altro pianeta.
Questa recensione è anche un mio personale omaggio a lei, e la voglio nominare ancora Franca Valeri. L'anno scorso, anno in cui è uscito finalmente il dvd del film, ha compiuto la bellezza di 90 anni! Nonostante palesi problemi di salute continua a calcare le scene con maestria e professionalità, e a riempire platee e loggioni.
Giù il cappello con riverenza, personaggio di cui andare fieri.

Parigi o cara

perfetta, nel suo abito, acconciata di fresco. è da una giornalista che indaga sul mondo della prostituzione. ammira Roma, città che ama, un po' meno i romani...


Parigi o cara

ammirando la luce del lampione. lei: saranno 100000 candele. lui: saranno 1000.  lei 50000, lui 2000... alla fine si accorderanno per 5000 candele-lire ed andranno all'hotel. trattative alla luminaria!


Parigi o cara

all'arrivo a Parigi c'è il fratello ad attenderla (Fiorenzo Fiorentini):  ma che sei claudio? - sì - ma che sei tinto? - sì - ma che fossi...? - sì... , e ce ne sono tante altre di battute riuscitissime


Parigi o cara

Vittorio Caprioli, regista, interprete e co-sceneggiatore. 


Parigi o cara

alla fine riuscirà a vederlo tutto il centro di Parigi, un malinconico commiato; a stento la sua imperturbabilità riuscirà a contenere l'emozione e quest'immagine è perfetta.


Il tema della colonna sonora composta da Fiorenzo Carpi, molto molto bella!

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