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Paris-Bombay. Ovvero l’India secondo Chanel.

Creato il 21 dicembre 2011 da Missbailing
Pubblicato il 21 dicembre 2011 da Bailing

Siete pronte a volare a Bombay con le ali della fantasia partendo dalle cupole del Grand Palais e dall’omaggio all’eccellenza artigiana francese voluta da Monsieur Lagerfeld?!?
Immaginate le cavigliere tintinnanti e i foschi occhi neri delle fanciulle di Tagore.
Immaginate le sale incrostate di frammenti di specchi di Aleppo del forte di Agra.
Immaginate le epiche avventure degli Strangolatori del Gange di salgariana memoria (come Salgari anche Lagerfeld non ha mai messo piede in India).
Immaginate i fasti dei Maharaja, il Colonialismo inglese, i marmi del Taj Mahal e tutta la produzione epica di Bollywood.
Mescolate il tutto… Et voilà! Ecco l’India secondo Chanel.

Gonne candide drappeggiate intorno al corpo come umili dhoti.

Paris-Bombay. Ovvero l’India secondo Chanel.

Paris-Bombay. Ovvero l’India secondo Chanel.


Sontuosi sherwani ricamati d’ispirazione rajasthana.

Paris-Bombay. Ovvero l’India secondo Chanel.
Paris-Bombay. Ovvero l’India secondo Chanel.

Paris-Bombay. Ovvero l’India secondo Chanel.
Fiori multicolori che sbocciano su fondo bianco, ad imitazione degli stupefacenti intarsi dei marmi di Agra e delle antiche e preziose vesti Mughal.

Paris-Bombay. Ovvero l’India secondo Chanel.
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Paris-Bombay. Ovvero l’India secondo Chanel.
Paris-Bombay. Ovvero l’India secondo Chanel.
Ma anche tuniche fluide, incrostate di pizzo o iridescenti ed impalpabili, che assomigliano ai sari o alle vesti delle antiche principesse del Rajasthan.

Paris-Bombay. Ovvero l’India secondo Chanel.
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Immancabili sotto ai kurta, ai dothi e agli sherwani i churidar, pantaloni aderentissimi e scintillanti.

Paris-Bombay. Ovvero l’India secondo Chanel.
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Paris-Bombay. Ovvero l’India secondo Chanel.
O stivali candidi che salgono a fasciare la gamba fino a metà coscia, con l’immancabile cap toe nero e i motivi ornamentali del mehendi a decorare la caviglia.

Paris-Bombay. Ovvero l’India secondo Chanel.
Paris-Bombay. Ovvero l’India secondo Chanel.
Veli impalpabili che si sollevano a coprire le scriminature dei capelli incrostate di gioielli preziosi.

Paris-Bombay. Ovvero l’India secondo Chanel.
Paris-Bombay. Ovvero l’India secondo Chanel.
Mani, collo, caviglie, lobi e narici che, nel segno di una sfacciata opulenza, si caricano di un tripudio di ori, perle e pietre scintillanti.

Paris-Bombay. Ovvero l’India secondo Chanel.
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Paris-Bombay. Ovvero l’India secondo Chanel.
E infine i capelli. Una piccola concessione all’India spirituale, lontana mille miglia dagli sfarzi dei Palazzi Rajasthani, attraverso elaborate pettinature che celebrano ed imitano quelle dei sadhu, gli asceti indu consacrati agli Dei.

Paris-Bombay. Ovvero l’India secondo Chanel.
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