Sfila al supermercato l’autunno inverno 2014 2015 di Chanel nella penultima giornata di Paris Fashion Week. Il direttore creativo, Karl Lagerfeld, stupisce tutti, ancora una volta, e trasforma il Grand Palais parigino in un gigantesco supermarket targato Chanel, minuziosamente curato nei dettagli.
Ottanta mannequin, che per la prima volta non sfilano ma si divertono e fanno la spesa, spingendo carrelli logati tra scaffali stracolmi di alimentari e prodotti per la casa firmati con l’iconica doppia C o con il ritratto stampato dell’eterna Coco, danno vita a uno show ironico e stravagante che gioca con la moda. Si trasformano in emblematiche chic desperate housewives le modelle, guidate dall’immancabile Cara Delavigne e che, come per il défilé dell’haute couture, calzano comode sneakers fluo e indossano confortevoli tute in un inno alla praticità ma soprattutto alla libertà che si esplica sotto il segno dello sportswear di lusso. Non mancano i cappotti in tweed e i classici tailleur bon ton. Tra fantasie geometriche, la romantica palette cromatica della collezone spazia dal grigio mélange al fucsia, dal rosa al corallo.
Tutt’altra atmosfera alla sfilata di Valentino dove scende in passerella una collezione che s’ispira alle correnti artistiche in voga tra gli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento. Maria Grazia Chiuri e Pier Paolo Piccioli, indagano la pop art italiana di quegli anni, soffermandosi sulle figure femminili della corrente artistica romana di quel periodo magico per la città eterna, Giosetta Fioroni, Carol Rama e Carla Accardi. Tre donne indipendenti che hanno affrontato temi profondamente femminili e che hanno lottato con energia contro le convenzioni. Un gusto eccentrico e intelligente, libero dai preconcetti, il gusto di vivere controcorrente e con pensosa leggerezza, lo stesso gusto che i due designers con la solita maestria artigianale riportano sui capi. Tra abiti leggeri e ricchi di dettagli dal piglio boehemien, gonne a ruota e camicie dai colletti rigidi, ogni outfit è un artwork diverso che rappresenta donne dalle varie sfaccettature. I look sono impreziositi da stampe a pois rosa, bianchi e rossi e ricami luxury di farfalle, fiori e uccelli.
Avvolte nel buio di un bosco incantato, magico ma al contempo pericoloso, sfilano sulla passerella di Alexander McQueen modelle diafane che sembrano elfi e che indossano una collezione, creata da Sarah Burton, in cui grande protagonista è la natura. Dalle impunture a forma di foglie e fiori, ai ricami che guardano al sole alla luna, ai gioielli che rimandano alle ghiande, ogni elemento strizza l’occhio al mondo vegetale. Sulle note di Bijork sfilano voluminosi abiti in organza, riccamente lavorati, abiti vittoriani con silhouette a impero, impreziositi da pizzi sangallo e trasparenze, capispalla confezionati in broccato e grandi cappucci di pelliccia. La tavolozza tocca i colori cupi cari alla maison inglese, nero, marrone scuro e blu notte.
Mara Franzese