Paris Fashion Week: Jean Paul Gaultier P/E 2012

Un ritorno alle origini per riscopre la tradizione. Questo e' il messaggio dell' "Enfant terrible" della moda Jean Paul Gaultier che dopo aver riacquistato la quota di Hermès del suo marchio riparte con lo show: un défilé d'alta moda come negli anni Cinquanta, con la star del meteo francese Charlotte le Bon che spiega nel dettaglio ogni look al posto della colonna sonora. Le modelle si muovono lentamente, ammiccano e si fermano davanti al fotografo Miles Aldridge che le ritrae in un teatrino per la prossima campagna pubblicitaria. Tutto è a vista, non esiste scenografia: il dietro le quinte della moda si spoglia del sipario, Gaultier stesso dà l'ultimo ritocco alle modelle prima che raggiungano la passerella.  Gaultier ripropone i suoi classici in una serie di modelli che pescano dall'estetica più conosciuta del brand: la maglia a righe, gli esperimenti dell'alta moda, il corsetto, il tailleur gessato, la gonna costruita, i dettagli tatoo, i piercing. Tutto, però, diventa più leggero con un escamotage: il jersey. Questo tessuto serve allo stilista per rinnovare i pantaloni alla marinara, per aprire drappeggi nelle maglie, per dare forma e sostanza a quello che nell'haute couture richiederebbe materie prime troppo preziose. Molto interessante e ben riuscita la parte di capospalla maschili, soprattutto le giacche che vengono tagliate, annientate e sconvolte fino a ridurle in brandelli che formano top o abiti. Finale in lingerie, guêpière e altre capi della seduzione frutto della collaborazione con il marchio La Perla. Insomma al posto di guardare troppo al futuro bisognerebbe, come ha fatto gaultier ripescare qualche bella usanza del passato.






















fonte testo: repubblica.it