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Paris Fashion Week. Part III.

Creato il 20 marzo 2011 da Missbailing
Pubblicato il 20 marzo 2011 da Bailing

Purtroppo a Parigi non sono riuscita ad assistere a tutte le sfilate per le quali avevo ricevuto un invito. Ho perso Andrea Crews, Fatima Lopez, Manish Arora e (con mio immenso dispiacere) la presentazione di Gustavo Lins che adoro. Ma fortunatamente i miei voli aerei di ritorno non sono entrati in conflitto con i fashion shows di due designers a cui tenevo molto: Shiatzy Chen e Arzu Krapol.

Ho scoperto gli abiti di Shiatzy Chen 2 anni fa a Singapore e naturalmente ne sono rimasta folgorata: i tagli orientali, i tessuti cangianti, i ricami… tutto terribilmente Wong Kar Wai! Potete quindi immaginare la mia gioia nel poter assistere dal vivo a questa sfilata.

Paris Fashion Week. Part III.

Paris Fashion Week. Part III.
Paris Fashion Week. Part III.
Paris Fashion Week. Part III.

La collezione f/w 2011 di Shiatzy Chen si ispira ad un accessorio tradizionale cinese vecchio di almeno 2000 anni: il sac à trésor, un piccolo oggetto dai significati simbolici e di buon augurio, riccamente ricamato con motivi floreali che avevano lo scopo di rappresentare il contesto storico e la geografia di provenienza delle diverse etnie.

Paris Fashion Week. Part III.
Paris Fashion Week. Part III.
Paris Fashion Week. Part III.
Paris Fashion Week. Part III.
La collezione è opulenta e lussuosa, ricca di elementi tribali, di cuoio, di pelliccia, di tweed, di seta, di ricami e di Swarovski. La palette è calda e vibrante e attraversa tutte le tonalità del rosa e del viola: dal pesca al magenta, dal fuchsia al burgundy all’ametista. Non mancano i blu pavone, il color lapislazzulo e i grigi profondi.


Paris Fashion Week. Part III.
Paris Fashion Week. Part III.
Paris Fashion Week. Part III.
Paris Fashion Week. Part III.
Le linee sobrie, ispirate a quelle edoardiane d’inizio secolo, si tingono d’Oriente attraverso i ricchi ricami tradizionali ispirati dai sac à tresor : conigli (questo secondo il calendario cinese ne è l’anno lunare), peonie e gigli porte-bonheur.

Paris Fashion Week. Part III.

Ispirazione fortemente futurista e palette totally black invece  per la collezione f/w della stilista turca Arzu Kaprol.

Paris Fashion Week. Part III.

Paris Fashion Week. Part III.

La pelle è la protagonista assoluta: tagliata al laser, ramificata o replicata in sottili sequenze nero-profondo, diviene fluida come seta o si compone in geometrie concentriche e silhouette architettoniche simili a carapaci. Mescolata al mohair, alla mussola, alla crepe o  al rettile si reinventa in maniera camaleontica, acquistando una nuova consistenza materica.

Paris Fashion Week. Part III.
Paris Fashion Week. Part III.
Il nero assoluto si illumina di riflessi argentei, di cristalli di jais, di piccole placche di onice e di bottoni color ebano che sottolineano le linee di spalle e braccia.

Paris Fashion Week. Part III.
Paris Fashion Week. Part III.
Archeologia di un futuro (questo il titolo della collezione) che si ispira ad una delle più antiche tradizioni turche: quella della lavorazione della pelle per l’appunto. E infatti Arzu Kaprol è sostenuta ed appoggiata nel suo lavoro di ricerca e sperimentazione proprio dal Turkish Leather Council.

Paris Fashion Week. Part III.
Purtroppo la stupenda ma cupa location del Salone Imperiale del Westin Hotel di rue de Castiglione non mi ha aiutata nel gravoso compito di scattare foto decenti. Quindi ho dovuto integrare i miei pessimi scatti con alcune foto prese in prestito dal bellissimo Violeta Purple Fashion Blog, che vi invito a visitare.

Ed ecco un altro dei miei outfit da Fashion Week. Dopo aver importunato un fotografo che stava lavorando sul ponte Alessandro III e aver scoperto che mi aveva scattato solo foto a mezzo busto  mi sono rassegnata alla cosa più triste del mondo: scattarmi altre foto a mezzo busto in casa davanti allo specchio!

Paris Fashion Week. Part III.
Paris Fashion Week. Part III.
Paris Fashion Week. Part III.
Paris Fashion Week. Part III.
Paris Fashion Week. Part III.
Skirt, Missotten
Silk shirt, vintage
Obi belt, Arrey Kono
Stage bag, Miu Miu
Gloves, Martelli
Mohair cape, from Kazakhstan

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