Direttamente dalla scrivania di Patrizia F. Gli ingredienti erano relativamente semplici, ma destinati a solleticare in modo irresistibile il palato della sottoscritta: un titolo che evoca lo charme parigino, e una famosa autrice di romance.E così, io che amo i romanzi “in love”, e ancor più subisco il fascino di Parigi, non ho esitato troppo nell’acquistare “Paris in love” di Eloisa James, edito da Piemme, un diario particolare dell’anno trascorso dall’autrice e dalla sua famiglia nella capitale francese. Non sono rimasta delusa: ho però trovato tra le righe qualcosa di differente rispetto alle mie iniziali aspettative, e più allettante di una nuova promenade parisienne con indicazioni di luoghi, suggestioni, sapori e profumi.
Questa la trama:per liberarsi dei ricordi (e dei fantasmi) del passato, Eloisa e suo marito Alessandro decidono di lasciarsi alle spalle la vita del New Jersey per tuffarsi nel sogno di un anno a Parigi. Giorno dopo giorno i ritmi e i sapori della città conquistano tutta la famiglia. Tra passeggiate al Bois de Boulogne, shopping alle Galeries Lafayette, assaggi di cioccolato e formaggi, Eloisa, a volte controllata al limite della mania, impara che non è necessario vivere momento per momento, ma che i momenti si possono anche buttare via senza che il mondo smetta di girare. Questa è la vera joie de vivre.
Se il volume prometteva, sul piano pubblicitario, emozioni all’insegna dei più recenti trend da libreria (…piacevole come una commedia di Woody Allen, romantico come Colazione da Tiffany, un quadro perfetto di una città magica, delizioso mix tra una guida turistico sentimentale e il romanzo autobiografico) a mio avviso i motivi per leggerlo sono altri.Certo, si parla di gastronomia, musei, shopping, monumenti, viali, di atmosfere e abitudini viste con gli occhi di una specialissima americana a Parigi: ma, in modo molto più intrigante e coivolgente, si entra nella quotidianità e nelle riflessioni di una scrittrice di romance, che, per una volta, non si racconta attraverso trame e personaggi, e invece trasmette brevi e incisivi schizzi di un anno speciale. La sensazione è simile al divenire amica, almeno virtuale, di Eloisa James, al conoscere suo marito, i figli, Milo il cagnolino obeso, le presenze delle loro giornate; credo non sia un caso se l’autrice stessa afferma che il punto di partenza per questa scrittura sono stati i suoi post su Facebook.
E poi, poco alla volta, le pagine scivolano nella confidenza: scopriamo le recenti esperienze dolorose, pensieri ineludibili e pressanti, ricordi lontani di una ragazza che, in una casa isolata del Minnesota, a volte costretta a indossare vestiti rimediati, sognava il lusso e l’eleganza di epoche perdute, quel mondo che è poi divenuto fondante nei suoi romanzi. Per di più, ci sono le memorie di Claude, avo di Eloisa che trascorse un periodo parigino oltre un secolo fa, e tante situazioni per sorridere e ridere, e pennellate di chic e piccole scoperte. Paris in love è un dichiarato atto d’amore verso una città, e un inno alla levità dello stare insieme, all’unione di una famiglia, alla capacità di riempire il tempo che qualcuno definirebbe vuoto, o peggio perso, con la reciproca compagnia, la curiosità, la scelta di concedersi ritmi e sguardi alternativi rispetto al solito. Lo suggerisco soprattutto a chi, come me, prova un senso d’incompletezza nel conoscere una scrittrice solo attraverso scarne note biografiche riportate in coda a un tomo o in quarta di copertina.Concludo col dire che, in Paris in Love, la James anticipa il suo romanzo appena uscito da noi nei Mondadori Classic, “La resa di Piers”, in cui incontriamo, sulla falsariga della favola de La Bella e la Bestia, un Dr House del Galles inizio ‘800. I figli della scrittrice consigliavano d’intitolarlo “Lo storpio scontroso e la sposa sfrontata”…su questo romance ( e pensare che alcuni della James non mi hanno convinta!), però, potrei scrivere una bocca di rosa di totale arrendevolezza e adorazione…ma questa è un’altra storia.