INDILIBR(A)I – Rubrica dedicata ai librai e ai lettori indipendenti
Oltre confine, in Francia, i librai indipendenti si sono organizzati. Ecco che cosa succede a Parigi, ad esempio.
Non è soltanto una presa di posizione, del tipo “siamo librai, siamo indipendenti, ci piace l’editoria indipendente, andiamo ai festival e organizziamo eventi”. No: le librerie francesi hanno fatto molto di più. In un Paese in cui il digital divide è certamente molto più ridotto rispetto al nostro, in una città – Parigi – in cui da sempre, storicamente si è sentita l’esigenza di catalogare online e di rendere accessibile tutto a qualsiasi cittadino, che abitasse a Montmartre o nella periferia più lontana di Saint-Denis, anche le librerie si sono unite in un’associazione, Paris Librairies. E hanno voluto creare un “motore di ricerca”, che aiuti gli affezionati clienti a servirsi di loro, degli indie librai, per trovare in tempi più rapidi di Amazon un titolo altrimenti difficilmente reperibile.Succede a Parigi, ma crediamo che tutta la Francia aderirà in tempi non troppo lontani; e noi, dal canto nostro, non per esterofilia ma per senso pratico, ci auguriamo che l’iniziativa francese venga imitata anche dagli indie librai nostrani.
Abbiamo intervistato i responsabili di ParisLibrairies.fr, il sito che è anche un’associazione in cui si possono trovare i titoli dei libri che ci interessano in libreria, attraverso la geolocalizzazione e il collegamento ai database di tutte le librerie aderenti. Paris Librairies è anche una app per smartphone, per rendere la ricerca ancora più agevole, anche da dispositivi mobili.Chi siete? Avete costituito un’associazione? Le istituzioni hanno partecipato a questo progetto? Qual è il loro ruolo rispetto al sostegno alla cultura, in particolare all’editoria?
Siamo un’associazione, secondo la legge 1901, creata nel luglio 2012 su iniziativa di quattro librerie parigine: Isabelle Leclerc de “L’imagigraphe”, Laura de Heredia de “L’arbre à lettres”, Philippe Touron di “Le Divan”, Xavier Moni di “Comme un roman”.
Raggruppiamo oggi settanta librerie e abbiamo un consiglio di amministrazione di tredici membri. Abbiamo goduto dei finanziamenti della Regione Ile de France, del Centre National du Livre, della DRAC (Directions Régionales des Affaires Culturelles) oltre che del Comune di Parigi e della Sofia (Société Française des Intérêts des Auteurs de l’Ecrit).
In Francia le librerie cominciano certamente a soffrire la concorrenza di Amazon, forse meno rispetto al resto d’Europa, ma anche lì quel mondo sta cambiando. Il tipo di servizio che offrite è una risposta a questa crisi. Quali sono le caratteristiche di tale offerta?
Paris Librairies è stata fondata a partire dalla constatazione dell’infinita ricchezza di librerie a Parigi, e del fatto che, allo stesso tempo, i lettori dell’Ile de France (la regione parigina) erano i maggiori consumatori di libri acquistati in Internet. Sì, è un’alternativa: quando si cerca un libro, Paris Librairies permette di trovarlo nella libreria più vicina a casa, o sulla strada verso il lavoro, o, ancora, vicina al luogo in cui si lavora… l’accesso al libro sarà più semplice di un acquisto online che arriva in meno di 48 ore, e inoltre andare in libreria permette uno scambio e un confronto.
Qual è il meccanismo del servizio? Quali sono le tariffe per le librerie? E per i lettori?
È un servizio gratuito per gli utenti. D’altronde, Paris Librairies è un’associazione. Il costo per le librerie è modico. Inoltre, in questo momento le principali fonti di finanziamento sono pubbliche.
Quante librerie indipendenti esistono a Parigi? Quante hanno aderito all’associazione e al servizio che offrite?
Attualmente, abbiamo 70 librerie aderenti. Il numero di librerie “a marchio LIR” a Parigi (Librairies Indepéndante de Référance, ndr), è di 84. Ma siamo aperti anche ad altre librerie, se la loro adesione viene approvata dal consiglio di amministrazione dell’associazione. Ci siamo aperti anche a librerie della prima periferia.
Ci sono stati buoni feedback dai clienti?
Abbiamo avuto e abbiamo ogni giorno molte reazioni positive tra i clienti. Questo servizio risponde perfettamente alle loro esigenze e dà alle librerie una immagine di solidarietà reciproca.
Questo servizio è attivo anche in altre città della Francia? Ho visto che esiste un altro sito analogo, www.placedeslibraires.fr…
Paris Librairies riguarda Parigi e la prima periferia. Esistono altre iniziative simili, soprattutto nella Provence Alpes Côte d’Azur.
Che cosa ne pensano gli editori? Quali sono i vantaggi aderendo a questo sistema di distribuzione, rispetto ad altri distributori?
Gli editori sono molto favorevoli a questa iniziativa. Però non si tratta di un sistema di distribuzione, ma bensì di una messa in luce della ricchezza dei fondi librari di Parigi e della prima periferia.
Versione originale
Qui êtes-vous ? Avez-vous institué une association ? Est-ce que les institutions ont participé à ce projet ? Quel est le leur rôle par rapport au soutien à la culture, en particulier dans le secteur éditorial ?
Nous sommes une association de loi 1901 créée en juillet 2012 par 4 libraires parisiens Isabelle Leclerc de L’imagigraphe, Laura de Heredia de L’Arbre à Lettres, Philippe Touron de Le Divan, Xavier Moni de Comme un roman. Nous regroupons aujourd’hui 70 librairies et avons un conseil d’administration de 13 membres. Nous avons bénéficié des financements de la région Ile de France, du Centre national du livre, de la DRAC ainsi que de la Mairie de Paris et de la Sofia.
En France, les librairies commencent sûrement à souffrir la concurrence d’Amazon, probablement moins par rapport au reste d’Europe, mais cela est arrivé. Le type de service que vous offrez est une réponse à cette crise. Quelles sont les caractéristiques de cette offre ?
Paris librairies a été fondé sur le constat qu’il y avait une infinie richesse de librairies à Paris mais que néanmoins, le public d’Ile de France était celui qui consommait le plus de livres sur Internet. Oui, il s’agit bien d’offrir une alternative : lorsque l’on cherche un livre, Paris Librairies permet de le trouver dans une librairie qui peut être près de chez soi, sur son trajet professionnel, proche de son lieu de travail… L’accès au livre sera plus aisé qu’une commande en ligne sous 48h et de surcroit, le déplacement en librairie permet l’échange et les découvertes.
Quel est le mécanisme du service ? Quels sont les tarifs pour les libraires ? Et pour les lecteurs ?
Il s’agit d’un service gratuit pour les utilisateurs. Par ailleurs, Paris librairies est une association. La cotisation des libraires est modique. Les principales sources de financement à ce stade sont des financements publics.
Combien de librairies indépendants existent à Paris ? Et combien de librairies ont adhéré à l’association et au service que vous offrez ?
Nous avons actuellement 70 libraires adhérents. Le nombre de librairies « labellisées LIR » à Paris est de 84, mais nous ouvrons aussi à d’autres librairies si leur adhésion est validée par le conseil d’administration de l’association. Nous ouvrons aussi aux librairies de proche banlieue.
Est-ce que vous avez eu des bonnes réactions de la part des clients ?
Nous avons eu et avons au quotidien de nombreuses réactions très positives de clients. Ce service répond parfaitement à leurs attentes et leur donne une bonne image de solidarité des libraires indépendants entre eux.
Est-ce que ce service est actif aussi dans les autres villes du Pays ? J’ai vu qu’il y a un autre site, www.placedeslibraires.fr…
Paris librairies concerne Paris et la proche banlieue. Il existe d’autres initiatives, notamment libraires en PACA.
Qu’est-ce qu’en pensent les éditeurs ? Quels sont les avantages, en adhérant à ce système de distribution, par rapport aux autres distributeurs ?
Les éditeurs sont très favorables à cette initiative. Il ne s’agit pas en revanche d’un mode de distribution, mais bien d’une mise en valeur de la richesse du fonds des librairies de Paris et de proche banlieue.