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Parise vs PD: “Queste sono Primarie alla napoletana”

Creato il 13 ottobre 2011 da Lapulceonline

parise corradoScintille all’interno del Partito Democratico in vista delle Primarie del 13 novembre. Questa volta a sparare fuoco (amico) è Corrado Parise, candidato alle primarie che oggi, dopo la riunione dell’Assemblea cittadina PD tenutasi ieri sera, sembra smarcarsi sempre più dalla linea del partito e far intendere tra le righe una possibile corsa “in solitaria” alle prossime elezioni.

Alla vigilia della presentazione formale della propria candidatura (il termine è sabato alle 12), Parise ha infatti espresso in queste ore (il comunicato è delle 16)la propria perplessità per quelle che ha definito “primarie alla napoletana”, dove si sarebbero verificate diverse “forzature del regolamento” soprattutto in materia di firme e locazione dei seggi aggiuntivi. E’ proprio su quest’ultimo punto che Parise si è soffermato “a sorpresa”: sebbene sia tuttora ignota la sede del sesto dei già cinque seggi annunciati, il candidato primo cittadino ha storto il naso (per usare un eufemismo) di fronte all’ipotesi ventilata ieri secondo cui il seggio numero 6 verrebbe istituito a La Fraschetta, territorio “ostile” per Parise e probabilmente più incline a crocettare il nome di Rita Rossa, appoggiata dal sangiulianese (e quindi autoctono) Enrico Mazzoni. “Si sono operate ancora una volta forzature regolamentari – in questo caso sul numero e sulla collocazione dei seggi – a totale vantaggio di una parte e ignorando le nostre proposte di mediazione”, ha commentato. ”Il crescente consenso per la nostra proposta, la volontà di imporre un candidato di nomenclatura – costi quel che costi alla città, a tutti noi e allo stesso partito – e la paura concreta di perdere hanno, evidentemente anche questa volta, fatto perdere ogni raziocinio”.

Un altro punto su cui Corrado Parise  ha indirizzato la propria indignazione è quello che riguarda  le firme di sottoscrizione alla candidature interne. Parise, che ha raccolto 500 firme di sostegno alla propria candidatura tra i cittadini, ha contestato le procedure con cui l’Assemblea cittadina avrebbe validato unicamente “l’unica candidatura sottoscritta dai soli iscritti del partito” e di avere quindi “considerato nulle quelle sottoscritte dai cittadini di Alessandria”.

Un j’accuse, quello di Parise, che minaccia – oltre ad una probabile candidatura “solista”- nuovi attriti sotto il cielo del Pd alessandrino.  Del resto le sue parole sono state tutt’altro che soft: “Il Partito Democratico di Alessandria ha perso la sua ultima occasione per rinnovarsi davvero. Un ennesimo segnale di debolezza e di arroccamento nel palazzo. E l’ennesimo misconoscimento non solo per la parte che rappresentiamo ma per tutti i cittadini di Alessandria. Queste condizioni ci costringono a evitare una lotta che, in qualunque caso, sortirebbe effetti di conflitto e non di pace”.

Ed ha concluso: “Per questi motivi, le firme raccolte saranno consegnate simbolicamente ai cittadini e alla stampa, domani alla presentazione pubblica della nostra candidatura. Quei cittadini che, dandoci fiducia, ci stanno tutti dicendo la stessa cosa: non vogliamo la padella di Palazzo Rosso, ma nemmeno la brace di una vecchia sinistra”.
Il coordinamento del PD replica: “1 – l’art. 18, comma 3, dello Statuto nazionale disciplina le candidature degli iscritti alle primarie di coalizione e chiunque può leggerlo sul sito del PD. 2 – Corrado Parise, già coordinatore del PD e membro dei suoi organi a vari livelli (regionale, provinciale e cittadno) non ha presentato in sede di Assemblea alcuna firma a sostegno della sua candidatura, né di iscritti, né di non iscritti. 3 – Corrado Parise può liberamente portare le sottoscrizioni alla sua candidatura al comitato organizzatore delle primarie (sabato mattina, dalle 10 alle 12) come faranno altri candidati”.

E poi: “Nelle ultime settimane, inoltre, ha ingannato centinaia di elettori che hanno sottoscritto la sua candidatura per partecipare alle primarie e non per quello che succederà domani pomeriggio, quando probabilmente Parise ufficializzerà la sua candidatura a sindaco al
di fuori del percorso delle primarie del centrosinistra. Loro sì che si sentiranno traditi e strumentalizzati da chi, evidentemente, li ritiene un “popolo bambino”.

 


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